"La mia Francigena": Fattori racconta
la sfida a se stesso (e al diabete)
Una sfida con un compagno di viaggio scomodo, ossia il diabete, che è coprotagonista della storia, tanto da essere finito anche nel sottotitolo del diario di Fattori. Da lì la volontà di lanciare un messaggio. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
La Mia Francigena. Convertendo la V di Via in una M, Gianpaolo Fattori non ha soltanto giocato con le parole e le consonanti, ma ha dato un senso al volume che ha deciso di scrivere, edito da EdiStorie, per raccontare l’avventura vissuta in epoca preCovid, partendo a 60 anni per affrontare a piedi l’intera Via Francigena originale: da Canterbury a Roma, 2300 km in 78 giorni tra maggio e agosto 2019.
Una sfida con un compagno di viaggio scomodo, ossia il diabete, che è coprotagonista della storia, tanto da essere finito anche nel sottotitolo del diario di Fattori. Da lì la volontà di lanciare un messaggio.
Il diario di Fattori, in vendita a 16 euro e acquistabile sul sito www.lamiafrancigena.it è stato presentato da Fattori prima a Spino d’Adda, suo paese d’origine, poi a Casalmaggiore, al Bar Centrale sabato pomeriggio, nel cuore cioè del Casalasco che l’ha ormai adottato da qualche anno, dato che Gianpaolo vive a San Martino del Lago con la compagna Jo.
Un racconto, il suo, di un’avventura alla portata di tutti: perché quando la mente guida il corpo, ecco che anche lo straordinario si può affrontare. Peraltro da allora, Gianpaolo ha spiegato di essere riuscito a convivere meglio col diabete: da tre pastiglie a due, merito proprio dell’attività fisica e di questa verve da camminatore riscoperta dopo la pensione. E dopo essere stato, tra le altre cose, tedoforo alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018.
G.G.