Economia

Commercio estero, con +11% export
cibo lombardo sempre più ricercato

Alla base del successo del Made in Italy c’è un’agricoltura che è diventata la più green d’Europa con – evidenzia la Coldiretti – la leadership Ue nel biologico con 80mila operatori, il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (316), 526 vini Dop/Igp e 5.333 prodotti alimentari tradizionali

L’agroalimentare made in Lombardia reagisce alla crisi generata dalla pandemia Covid19 facendo registrare un balzo dell’11% nelle esportazioni nei primi nove mesi del 2021, per un valore che raggiungerà il record di 8 miliardi di euro, se il trend sarà confermato. È quanto emerge da una proiezione della Coldiretti regionale su un’analisi dei nuovi dati Istat relativi al commercio estero al terzo trimestre di quest’anno.

Tra i principali mercati di sbocco per il cibo lombardo – precisa la Coldiretti regionale – ci sono la Francia, che fa segnare un incremento del 6,2% nel periodo gennaio-settembre 2021 sull’anno precedente; la Germania (+3,3%) e gli Stati Uniti (+4,3%).

Il trend positivo del commercio estero dell’agroalimentare lombardo segue l’andamento nazionale con le esportazioni di cibo italiano che nei primi dieci mesi del 2021 aumentano dell’11% per un valore che a fine anno raggiungerà i 52 miliardi, il massimo di sempre, se il trend sarà mantenuto. Un risultato ottenuto – sottolinea la Coldiretti – grazie anche alla spinta dell’arrivo delle feste di Natale e nonostante le difficoltà degli scambi commerciali e il lockdown in tutti i continenti della ristorazione che ha pesantemente colpito la cucina italiana. L’emergenza sanitaria Covid – precisa la Coldiretti – ha, infatti, provocato una svolta salutista nei consumatori a livello globale che hanno privilegiato la scelta nel carrello di prodotti alleati del benessere come quelli della Dieta mediterranea. E si registra anche – continua la Coldiretti – un impatto positivo sulle vendite all’estero delle vittorie sportive che hanno dato prestigio all’immagine del Made in Italy. In testa alla classifica delle esportazioni agroalimentari italiane c’è il vino che quest’anno si avvia a sfondare il muro dei 7 miliardi di euro in valore, secondo le proiezioni di Coldiretti su dati Istat.

Alla base del successo del Made in Italy c’è un’agricoltura che è diventata la più green d’Europa con – evidenzia la Coldiretti – la leadership Ue nel biologico con 80mila operatori, il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (316), 526 vini Dop/Igp e 5.333 prodotti alimentari tradizionali e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. Il Belpaese – continua la Coldiretti – è il primo produttore Ue di riso, grano duro e vino e di molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi. E anche per quanto riguarda la frutta primeggia in molte produzioni importanti: dalle mele e pere fresche, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne.

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