Politica

Bilancio regionale 2022-2024
approvato: critiche le opposizioni

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il Bilancio Previsionale per il triennio 2022-2024, con voto contrario delle opposizioni.

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il Bilancio Previsionale per il triennio 2022-2024, con voto contrario delle opposizioni.

Raffaele Erba (M5S Lombardia): «Scarso respiro, totale assenza di progettualità e nessuna visione di futuro. Mancano le proposte, mancano le opportunità. Quello del centrodestra è il bilancio di un’amministrazione a fine corsa. Un clima da fine impero in cui i partiti di maggioranza litigano e sgomitano ognuno per assecondare i propri interessi di parte. Grazie a loro la nostra Regione non è più competitiva a livello Europeo. La maggioranza a guida Fontana non ha a cuore i suoi cittadini, i loro bisogni, l’aria che respirano e le povertà che avanzano. I dati sono preoccupanti: in Lombardia 80mila poveri in più e disoccupazione in crescita.

Abbiamo un’emergenza energetica, sociale, ambientale, occupazionale e sanitaria, soprattutto dopo la pandemia, e qui la riforma sanitaria appena approvata va nella direzione dello stesso interesse: quello del privato a discapito del pubblico. Regione Lombardia dovrebbe intervenire con un piano di programmazione a lungo-medio termine ma non lo fa: oggi siamo qui a parlare solo di rotonde e strisce pedonali. Tutto ciò svilisce il ruolo di noi consiglieri, impoverisce il lavoro del Consiglio e annienta lo scopo sociale della politica. Non è il nostro bilancio e lo diciamo da troppo tempo. È ora di cambiare il vento».

“Peccato che Regione Lombardia non sia stata sensibile ad un’iniziativa che avrebbe contribuito in modo decisivo al contenimento del consumo di suolo” a dichiararlo è il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni, a seguito della bocciatura, durante la discussione sul bilancio di previsione di Regione Lombardia 2022-2024, di un suo ordine del giorno sulla pianificazione d’area dei comuni lombardi, in particolare quelli più piccoli.

“La nostra proposta prevedeva di incentivare la pianificazione sovra comunale, per i comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti, per gli insediamenti di servizi di interesse pubblico congiuntamente con gli altri comuni confinanti e non più in maniera autonoma, al fine di garantire una razionalizzazione degli strumenti e superare l’attuale frammentazione locale che rappresenta un limite significativo al perseguimento dello sviluppo sostenibile e, in particolare, al contenimento del consumo di suolo – spiega Piloni – Infatti, il piano dei servizi è una parte fondamentale del Piano di governo del territorio (PGT), che riguarda le modalità di inserimento delle attrezzature di interesse pubblico e, in particolare, la dotazione globale di aree per attrezzature pubbliche, le eventuali aree per l’edilizia residenziale pubblica e da dotazione a verde, i corridoi ecologici e il sistema del verde di connessione tra territorio rurale e quello edificato, nonché tra le opere viabilistiche e le aree urbanizzate ed una loro razionale distribuzione sul territorio comunale, a supporto delle funzioni insediate e previste”.

“La pianificazione d’area – sottolinea il consigliere dem – rappresenta uno strumento fondamentale per un uso razionale e contenuto del suolo, ma ad oggi consiste in un’attività di cooperazione di natura sovracomunale e prettamente volontaristica, demandata all’autonoma iniziativa dei singoli comuni”.

“Con la nostra proposta volevamo iniziare a superare la frammentazione degli strumenti pianificatori, partendo proprio dai servizi e dalla necessità di fare piani sovracomunali tra i comuni sotto i 5mila abitanti, che sono la maggior parte dei comuni in Lombardia. Una necessità per rilanciare lo sviluppo della Regione e dei territori che la Regione ha voluto ignorare, così come continua a ignorare la nostra proposta sulla logistica che nasce proprio dall’intento di mettere ordine alla diffusione dei grandi insediamenti che stanno invadendo i nostri territori, incentivando il recupero delle aree dismesse, ma che giace ancora chiusa nei cassetti del palazzo” conclude Piloni.

redazione@oglioponews.it

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