Provincia di Cremona, dati ufficiosi: 7
posti al centrodestra, 5 al centrosinistra
Se saranno confermati, cambiano gli equilibri in un consiglio provinciale che al momento vede una parità numerica tra centrodestra e centrosinistra, con sei consiglieri ciascuno. Il presidente Signoroni due anni fa era stato eletto attraverso una inedita alleanza tra fuoriusciti di Forza Italia e Pd.
Il centrodestra esce vincente dalle elezioni per il consiglio provinciale che si sono tenute oggi. La proclamazione ufficiale avverrà soltanto nella giornata di domenica, ma il conteggio dei voti iniziato alla chiusura dei seggi, ha già dato un primo verdetto ufficioso: dei 12 componenti del consiglio, 6 appartengono al raggruppamento “Centro Destra per Cremona” formato da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega; uno ad “Amministratori in Provincia per il nostro territorio”, di orientamento centrodestra ma senza l’appoggio dei partiti, quello stesso schieramento trasversale a cui appartiene anche il presidente dell’ente, Mirko Signoroni; infine i 5 rimanenti posti sono andati a “Democratici e Civici per la Provincia di Cremona”, lista formata da esponenti del Pd e della Sinistra.
Da un primo conteggio non ancora ufficiale, uscito a notte fonda, la lista che ha preso più voti è quella dei partiti di centrodestra, 36.276 preferenze, intese come voti ponderati sulla base della classe di appartenenza del comune dell’elettore. Segue la lista del centrosinistra con 31.063 voti e infine quella degli Amministratori, con 8902. I numeri, lo ripetiamo, potrebbero variare di qualche unità e domani saranno resi ufficiali dall’Ufficio Elettorale costituito in Provincia.
Se saranno confermati, cambiano gli equilibri in un consiglio provinciale che al momento vede una parità numerica tra centrodestra e centrosinistra, con sei consiglieri ciascuno.
Il presidente Signoroni due anni fa era stato eletto attraverso una inedita alleanza tra fuoriusciti di Forza Italia e Pd.
Per quanto organismo del tutto diverso da quando la Provincia era un ente di primo livello, il Consiglio provinciale continua ad avere una funzione determinante per le attività istituzionali, dall’approvazione dei programmi e regolamenti fino al via libera ai bilanci.
Giuliana Biagi