Politica

Tangenziale, Annamaria Piccinelli:
"Si insista sulla variante bassa"

"Invece di aspettare Godot, noi avremmo delle possibilità interagendo con la Regione, almeno per due ragioni. Se verrà fatta l’Autostrada Cr-Mn, che già è afflitta da bassa percorrenza, la nostra tangenziale bassa (libera da vincoli di concessione e a metà costo), anche in assenza della Tibre, sarà comunque utile"

Tangenziale,variante bassa. Questo l’argomento sul quale Annamaria Piccinelli (Vivace & Sostenibile) ha voluto esprimereil proprio parere. Che è quello di ragionare sulla variante più economica e meno impattante tra le due, a maggior ragione in considerazione del fatto che la variante economicamente più impegnativa è legata alla realizzazione dell’Autostrada. “Esistono due tangenziali – spiega – una ufficiale (tracciato giallo), in buona parte sopraelevata, costo 54milioni, da realizzarsi assieme alla TiBre, di proprietà di Autocisa e una tangenziale “bassa” (tracciato rosso, ipotetico), raso terra, costo 25milioni, ancora non inserita in nessun Pgt, svincolata dall’Autostrada. Il Sindaco, su mandato del Consiglio, ha chiesto all’Assessore regionale che “valutasse l’inserimento della tangenziale in commento (quella bassa) nel Piano Regionale Mobilità e Trasporti”. L’assessore ha risposto che “la tangenziale è già collocata nel PRMT, dal 2016”. Peccato che Claudia Maria Terzi si riferisse alla tangenziale “alta”, come lo stesso Sindaco ha confermato poi in Consiglio. Questo significa che, non solo la “bassa” non è nel PRMT, ma anche che questa alternativa è del tutto sconosciuta alla Regione che infatti la confonde con l’altra. E ora che abbiamo constato questa lacuna, l’accettiamo senza batter ciglio? No, in quanto è importante che la Regione riconosca questa possibilità, perché ci consente di tenere aperto un canale diverso da quello della Tibre. La proposta che ho già protocollato è quella di dare mandato al Sindaco di spiegare all’Assessore regionale che esiste questa vantaggiosa alternativa e chieda di inserirla nel PRMT (tra l’altro scaduto, quindi da aggiornare). Invece di aspettare Godot, noi avremmo delle possibilità interagendo con la Regione, almeno per due ragioni. Se verrà fatta l’Autostrada Cr-Mn, che già è afflitta da bassa percorrenza, la nostra tangenziale bassa (libera da vincoli di concessione e a metà costo), anche in assenza della Tibre, sarà comunque utile per far confluire il traffico viadanese-casalasco sulla Cr-Mn attraverso Piadena. Il fatto è però che la Cr-Mn, anch’essa sulla carta da decenni, pare non decolli. Infatti è stato annunciato un ulteriore slittamento dei termini per l’accordo tra Regione e concessionaria Stradivaria. La società regionale Aria, incaricata di trattare l’acquisto del progetto, si è recentemente dichiarata non strutturata per trattare le concessioni autostradali. Inoltre il progetto esistente dovrà essere rivisto per accordarsi con la struttura ferroviaria che nel frattempo si trova in fase di raddoppio. E il tutto nella consapevolezza che il numero di mezzi al giorno, di molto inferiore a quello che attraversa Casalmaggiore, non rende l’opera finanziariamente convincente. Insomma il nostro territorio e i nostri polmoni sono presi in ostaggio, da decenni, da due fantomatiche autostrade che non convincono nessuno fino in fondo. Tuttavia la Regione, per la Cr-Mn, tiene congelati da tempo ben 109 milioni e, da qualche mese, altri 25 milioni per l’acquisto da Stradivaria, di un progetto in buona parte da rivedere. Dunque 134 milioni bloccati e non si sa ancora per quanto e esattamente per cosa. E’ evidente che sarebbe molto più fruttuoso destinare un quinto di quei soldi, non solo per la salute dei cittadini di Casalmaggiore, rimasti gli ultimi senza tangenziale, ma anche per collegare facilmente tre centri economici come il viadanese, il casalasco e il piadenese. Non promuovere in Regione la tangenziale bassa e il suo inserimento nel PRMT, ci precluderebbe dei possibili canali”.

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