Al via obbligo vaccino a scuola:
a rischio circa 5% del personale
Sono circa 200 (tra il 3 e il 5% dei 5mila totali) i lavoratori della scuola (insegnanti e personale Ata) non vaccinati, che da oggi quindi non potranno più accedere agli istituti, pena salate multe.
Sono circa 200 (tra il 3 e il 5% dei 5mila totali) i lavoratori della scuola (insegnanti e personale Ata) non vaccinati, che da oggi quindi non potranno più accedere agli istituti, pena salate multe.
Tra le categorie per cui è previsto l’obbligo vaccinale, anche per la terza dose, a partire da oggi, il ministero dell’Interno elenca infatti anche il “personale scolastico del sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia, dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale e dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore”.
I docenti senza vaccino avranno cinque giorni per regolarizzare la propria posizione prima di essere sospesi senza stipendio. Molte le richieste di aspettativa da parte di docenti No vax che tentano di rinviare la dose.
“La situazione non è da sottovalutare, visto che ci sono già diverse classi in quarantena” evidenzia Salvatore Militello, segretario generale della Cisl Scuola. “I contagi aumentano ed è necessario non solo essere vaccinati, ma fare anche la terza dose. E’ giusto che il personale della scuola si vaccini, per la tutela della propria salute e di quella degli studenti”.
Multe salatissime sono previste per chi viene scovato al lavoro seppur non vaccinato: lo svolgimento dell’attività lavorativa in violazione dell’obbligo vaccinale – si legge infatti nella circolare – è punito con la sanzione del pagamento di una somma da euro 600 a euro 1.500. Ma verrà multato anche chi non controlla, con sanzioni da 400 a mille euro.
Laura Bosio