Cronaca

Mortale al Circuit, l'autopsia chiarirà
se Fabrizio è stato colto da un malore

Il mondo dei motori lo ricorda al volante della sua Porsche 991 GT3 RS, la stessa sulla quale è morto sabato, con un video in soggettiva mentre Fabrizio, al volante, ascolta la musica anni Ottanta che molto amava. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Arriverà quasi certamente dall’autopsia la verità sulla morte di Fabrizio Antonuzzi, l’imprenditore di 61 anni con la passione per le auto sportive, morto alla fine del rettilineo del Cremona Circuit di San Martino del Lago a bordo della sua Porsche durante una sessione di prove libere sabato pomeriggio.

La famiglia, con la moglie Pieruccia e quattro figli, ha infatti accolto la richiesta da parte di Carabinieri e Magistratura che hanno disposto l’autopsia sul cadavere dell’uomo. L’obiettivo, come detto, è arrivare alla verità, per capire se Fabrizio sia morto per un malore oppure per un guasto ai freni della sua Porsche: l’unica certezza, come è stato spiegato sin dai primi minuti dopo l’impatto e confermato da Alessandro Canevarolo, gestore del circuito di San Martino del Lago che ha visionato le immagini registrate, è che non ci sono segni di frenata sull’asfalto, dunque o il meccanismo dei freni era guasto, oppure l’uomo non era più cosciente negli ultimi istanti in cui è rimasto alla guida. Non si escludono eventualità terze, ma è molto difficile, al momento, spostarsi da queste due opzioni.

Fabrizio era molto conosciuto nella zona del lago di Garda: aveva vissuto a Padenghe e con la famiglia si era poi trasferito a Manerba, sposando Pieruccia, originaria invece di Salò. La sua attività di imprenditore – che realizzava arredi su misure per negozi di gioielleria o di ottica – aveva portato Fabrizio, persona brillante e sempre educata e sorridente, ad essere conosciuto un po’ ovunque sia in Italia che all’estero. Il mondo dei motori lo ricorda al volante della sua Porsche 991 GT3 RS, la stessa sulla quale è morto sabato, con un video in soggettiva mentre Fabrizio, al volante, ascolta la musica anni Ottanta che molto amava.

G.G.

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