Cronaca

Videosorveglianza, Casalmaggiore
ci prova: progetto da 90mila euro

Il primo bando al quale il comune casalese ha partecipato, nel 2020, non era andato a buon fine perché, paradossalmente, l’aiuto arriva nelle zone colpite da un indice di delittuosità maggiore, dove dunque si pensa che questi strumenti siano più utili.

Nella foto il parco di via Corsica, dove potrebbe arrivare una telecamera

Il comune di Casalmaggiore investe sulla videosorveglianza. Lo fa per implementare il parco telecamere e per combattere così reati di vario tipo, comprendendo anche quelli a sfondo ambientale.

In totale il progetto ha un costo di 90mila euro, richiesti mediante un bando a Regione Lombardia: il primo bando al quale il comune casalese ha partecipato, nel 2020, non era andato a buon fine perché, paradossalmente, l’aiuto arriva nelle zone colpite da un indice di delittuosità maggiore, dove dunque si pensa che questi strumenti siano più utili. Il fatto che Casalmaggiore, e la provincia di Cremona, abbiano un indice basso in questo caso risulta dunque uno svantaggio ai fini dell’ottenimento del contributo.

Il progetto prevede l’arrivo di 12 nuove telecamere, che verrebbero installate in varie zone della città: in particolare due fisse in zona Lido Po, una in via Baldesio all’incrocio con Vicolo Chiozzi e via del Lino, una all’incrocio via Pozzi-via Centauro – dove i residenti hanno raccolto le firme per raccogliere un maggiore decoro -, due in via Petofi e ancora al parco di via Corsica, da integrare con quelle private esistenti del bar, ai giardini di via Italia, allo slargo davanti al Duomo, al centro Baslenga, nel parco Bodana Bastoni e al cimitero di Casalmaggiore.

Il sindaco Filippo Bongiovanni ha spiegato nell’ultimo consiglio comunale su sollecitazione della minoranza di Casalmaggiore la Nostra Casa che, in caso di mancato contributo dalla Regione, sarà il comune a pensare si farsi comunque carico dell’investimento. Intanto due nuove telecamere sono già arrivate e stanno per essere installate al piazzale della stazione ferroviaria e fuori dal cortile della biblioteca Mortara, per combattere il fenomeno dei furti di biciclette: questi due strumenti rientrano nell’insieme di migliorie proposte da A2A e Tea per l’illuminazione pubblica.

Sempre a Casalmaggiore sono arrivate, col bando dotazione, alcune fototrappole, più agili perché non necessitano di installazione ma con immagini a bassa definizione, che dunque rendono un po’ più complicato, in qualche caso, il riconoscimento del presunto colpevole di reato.

G.G.

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