Influenza aviaria, focolaio nel
cremonese e nel mantovano
Dopo il caso di Levata di Grontardo, un ulteriore focolaio in un allevamento di tacchini al confine con la provincia di Brescia. Dallo scorso ottobre sono 139 gli allevamenti colpiti in Italia. Il ministero della Salute alza l'allerta.
E’ ancora allarme per la diffusione nel nord Italia (ma anche nel Lazio) dell’influenza aviaria che colpisce gli allevamenti avicoli, con gravi conseguenze per la movimentazione degli animali, anche per le aziende non direttamente coinvolte. Il ministero della Salute ha infatti diffuso un ulteriore aggiornamento sui focolai presenti a livello nazionale: oltre a nuovi allevamenti nelle province di Udine, Vicenza, Verona e Padova, dove si concentra la maggior parte degli allevamenti colpiti dal virus, sono stati rilevati nuovi focolai nel Mantovano, nella Bassa Bresciana ed anche in provincia di Cremona.
Dopo il caso di San Gervasio Bresciano di metà novembre e dopo quello riscontrato a Levata di Grontardo, nel Cremonese, che ha portato all’abbattimento di 56mila polli, altri focolai sono stati scoperti nei giorni scorsi prima a pochi chilometri dal confine cremonese, in quattro allevamenti sparsi tra Pralboino, Milzano e Pavone Mella, in provincia di Brescia. Successivamente, un ulteriore caso è stato riscontrato in un allevamento industriale di tacchini da carne in territorio cremonese, sempre al confine con la Bassa bresciana.
Dall’inizio dell’epidemia, lo scorso ottobre, sono stati finora colpiti in Italia 139 allevamenti (dati aggiornati al 4 dicembre). Il virus è stato riscontrato principalmente nel pollame domestico del settore commerciale e in misura minore di quello familiare.
Il 30 novembre scorso si è riunita nuovamente l’Unità di crisi centrale: al centro del confronto, l’evoluzione della situazione epidemiologica e le maggiori criticità riscontrate nella gestione dei numerosi focolai con il conseguente adattamento delle misure intraprese finora. Il ministero ha evidenziato che, per scongiurare il rischio che il virus si diffonda in modo incontrollabile, nei prossimi giorni sarà diramato un ulteriore provvedimento con misure restrittive.
Guido Lombardi