Cronaca

Vicomoscano, residenti e bambini
accendono le luci del Natale 2021

E’ Natale a Vicomoscano, un piccolo paesello di campagna che dell’antico conserva i valori ed è moderno nel trovarne di nuovi

Prendi un angolo del tuo paese e fallo sacro (Franco Arminio)

C’è un monumento, che insieme alla Chiesa, fa parte del cuore di Vicomoscano, un monumento appoggiato su un bel quadrato verde che si compone di due elementi: una cappella funeraria, a ricordo dei martiri della prima guerra nell’arco a sesto acuto e dei caduti della seconda nella base in muratura, e da una campana in bronzo, posta di fronte, che porta i nomi dei caduti per malattia. E’ questo l’angolo che Francesca Belli, assieme ai suoi compaesani, ha scelto per le luci di Natale. Era il 2017 quando, passando più volte la sera per il paese, realizza che Vico è uno dei pochi senza luci di Natale! Pensa e ripensa, si rivolge prima a Umberto Corsi, all’epoca da poco titolare della tabaccheria che fu di Enrica per anni, il quale appoggia l’iniziativa di raccogliere offerte per comprare le luci. Gli abitanti di Vicomoscano hanno un fiero senso di appartenenza al loro piccolo paese, si muovono per curarlo e proteggerlo dall’eccesso di modernità. Nessuno ha difficoltà a pulire lo spazio del monumento se serve, a dare una mano in Chiesa, o alla dinamica Associazione Sportiva, posta in un ampio spazio verde a ridosso di una delle scuoline che nulla ha da invidiare alle scuole di città per quanto è da sempre “molto avanti”, per dirla in gergo. Sono passati quattro anni da quel 2017, quando Francesca Belli decise che si doveva fare qualcosa, e grazie alla generosità dei compaesani e anche di parecchi “foresti”, pure quest’anno Vicomoscano ha le sue luci. Non è sola nemmeno nell’allestimento Francesca, Silvia Tei, architetto del verde, dalla vena artistica parecchio spiccata, l’ha sempre aiutata, migliorando ogni volta l’opera. Quest’anno Silvia, per altro maestra presso la famosa scuolina, ha pensato di coinvolgere i bambini della 5^ elementare, che ieri pomeriggio, assieme a lei e alla maestra Nicoletta Bologna, hanno creato un nuovo allestimento: le stelle luminose in 2D e 3D a completamento delle gocce poste alla recinzione e dei fili attorno ai due Carpinus Betulus piantati nel 2018 quando fu riqualificato il giardino. Per l’installazione delle luci sulle due piante si ringrazia il gentile aiuto della ditta Drita che ha sede in paese. Francesca, che naturalmente partecipa ad allestimento e disallestimento, conserva poi le luci a casa sua con scrupolosa cura, come Babbo Natale fa con la sua slitta. Vicomoscano ha le sue luci e le sue stelle, blu, eleganti, ipnotiche poste in un angolo dedicato alla memoria, dove si può pregare, e non solo a Natale, auspicando la pace e la fratellanza. Vicomoscano ha le sue luci che bucano la nebbia e il gelo che danno calore, che annunciano la nascita di Cristo, scaldano il cuore e avvicinano anche gli agnostici all’angolo in cui Cristo stesso si inginocchierebbe per rendere omaggio con una preghiera. Ma Vicomoscano ha anche la sua gente, fiera, orgogliosa, operosa, unita nelle tradizioni, solidale e partecipe. Ed è una di loro, Federica Gangemi, vicomoscanese DOC, a rivolgere a Francesca il più caloroso ringraziamento e riconoscerle il merito dell’idea che diventa il merito di una comunità che vive insieme e cerca di farlo in armonia. E’ Natale a Vicomoscano, un piccolo paesello di campagna che dell’antico conserva i valori ed è moderno nel trovarne di nuovi.

Giovanna Anversa

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