Salute

Michele Calavalle: "Carlo
Stassano sui vaccini sbaglia"

"Per quanto riguarda la obbligatorietà del vaccino che lo stato non ha imposto, non sono un legislatore e non so ribattere, so però che lo stato sono le file di cittadini che tutti i giorni si mettono in coda davanti e dentro l’Hub vaccinale di Casalmaggiore e lo stato sono anche tutti i meravigliosi volontari dell'Avis"

Il dibattito tra perplessi sui vaccini Covid e favorevoli si arricchisce di un parere importante. Quello del dottor Michele Calavalle. Il dottor Calavalle si è prestato, da subito, alle vaccinazioni presso l’Hub di Casalmaggiore, quello dell’AVIS e, leggendo le parole del professor Carlo Stassano, ha deciso di scriverci.

Sono un medico vaccinatore – ci spiega – e ho letto con sorpresa e rincrescimento la presa di posizione sui vaccini antiCovid di un personaggio pubblico e carismatico come il professor Carlo Stassano che immagino creda nello sport anche come mezzo per costruire un corpo sano. Afferma di non essere contrario al vaccino anzi ne promuove l’utilizzo anche attraverso l’incentivazione e l’appoggio alla campagna internazionale Polio Plus, ma da sempre è risaputo che più delle parole conta l’esempio, ben sapendo che il famoso detto armiamoci e partite va sempre di moda.

Credo che poi a nessuno sfugga che l’uso dei tamponi dà la fotografia del momento ma non combatte la malattia da COVID quindi se al tampone successivo si scopre la positività da lì comincia una storia la cui conclusione è dagli esiti quantomeno incerti. A mio modo di vedere non ci si può nascondere dietro ai problemi di controllo per giustificare una posizione personale, anzi è proprio la mancanza di controlli che dovrebbe spingere a vaccinarsi al più presto, come unico mezzo di difesa verso questa cattiva abitudine.

La presa di posizione sui vaccinati dei mesi scorsi che rischiano il COVID con l’arrivo delle nuove varianti, denuncia una scarsa conoscenza (eufemismo), della immunologia e della costruzione dei vaccini ad RNA messaggero che sono impostati proprio per far fronte anche alle varianti che ogni virus presenta. Affermare poi che diecimila contagiati in Israele sono tutti vaccinati è una bufala che mette in discussione l’intelligenza di chi la propaga.

Per quanto riguarda la obbligatorietà del vaccino che lo stato non ha imposto, non sono un legislatore e non so ribattere, so però che lo stato sono le file di cittadini che tutti i giorni si mettono in coda davanti e dentro l’Hub vaccinale di Casalmaggiore e lo stato sono anche tutti i meravigliosi volontari dell’Avis che tutti i giorni sono con noi a dare una mano a questa Italia e senza i quali non avremmo potuto vaccinare decine di migliaia di persone che ce lo hanno chiesto“.

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