Stassano: "Non mi vaccino, faccio
tamponi e non sono un no vax"
"Per ribadire di non essere contrario ai vaccini ricordo che in qualità di presidente rotariano partecipo all’incentivazione per la campagna internazionale Polio plus in aiuto ai bambini che ancora non hanno la possibilità di vaccinarsi contro la poliomelite. I tamponi cui mi sottopongo 4 volte la settimana garantiscono più d’ogni altro il mio stato di salute"
Ha suscitato una certa curiosità il professor Carlo Stassano nella sua presa di posizione riguardo la combattuta questione dei vaccini. Ogni giorno della settimana la sua Atletica Interflumina accoglie centinaia di ragazzi che presso il Centro sportivo della Baslenga fanno attività. Presidente e factotum dell’associazione che comprende più di 500 iscritti di età compresa tra i 5 e i 25 anni, il professore alla cultura e alla pratica sportiva dei giovani dedica tempo e passione. Insignito di varie gratificazione e veri e propri riconoscimenti il dirigente non nasconde la posizione contraria assunta sin dall’inizio in merito alla questione dei vaccini. “Io non credo al mio Stato perché non si sta comportando bene. Non sono assolutamente No vax ma non accetto ciò che si sta imponendo alla popolazione. Ci sono leggi che il Governo emana e che chiede ai cittadini di rispettare. Anche noi, qualche volta dobbiamo pretendere un reciproco scambio di diritti e doveri. Perchè allora non rendere obbligatoria la vaccinazione per tutti.? Evidentemente non vuole assumersi responsabilità e ti fa firmare una liberatoria quando ti sottoponi alla vaccinazione per scaricare ogni tipo di possibile responsabilità. Io penso che la situazione che stiamo vivendo debba racchiudere un concetto di sanità e di salute e non di burocrazia. Ci vuole una comunicazione onesta da parte degli organismi mentre in questo modo ci stanno trattando semplicemente da sudditi”. Il professor Stassano smentisce che qualche genitore gli abbia espresso perplessità e timori circa l’accoglienza dei ragazzi nel Centro sportivo non essendo mai stato vaccinato. Senza le dosi prescritte oggi in Italia è sempre più difficile muoversi “Guardi, in questo momento ho duecento ragazzi che si stanno allenando. Nessuno mi ha fatto questo tipo di osservazioni alle quali sono pronto a rispondere dimostrando di essere il più sano di tutti. Faccio ogni 2 giorni il tampone che attesta il mio stato di salute. Possono afferma la stessa cosa chi si è vaccinato sei mesi fa? Pensi che per lavorare devo spendere 15 euro ogni volta e qui farei una critica ai sindacati che secondo me hanno parecchio ceduto. Adesso senza il Green pass non si può andare al bar e altri luoghi di ritrovo. Ma io mi chiedo, perché i bar dei supermercati sono aperti e non ci sono limitazioni? Non sono un complottista e non so cosa ci sia sotto tutta questa manovra. So solo e dico che lo Stato non è onesto nei confronti dei suoi cittadini. Per ribadire di non essere contrario ai vaccini ricordo che in qualità di presidente rotariano partecipo all’incentivazione per la campagna internazionale Polio plus in aiuto ai bambini che ancora non hanno la possibilità di vaccinarsi contro la poliomelite. I tamponi cui mi sottopongo 4 volte la settimana garantiscono più d’ogni altro il mio stato di salute. Mentre cosa si sa dei vaccinati nei mesi scorsi e che adesso rischiano per l’arrivo delle cosiddette varianti? In Israele si registrano in queste ore più di diecimila contagiati. E risulta che fossero tutti vaccinati”.
Ros Pis