Cronaca

Il diritto di essere bambino
Scuole in mostra alla Mortara

"Sono orgogliosa per il lavoro che è stato fatto sia dai docenti della scuola di Rivarolo del Re che da quelli di Casalmaggiore - spiega Sandra Guidelli, dirigente scolastica dell'Istituto Marconi - e sono contenta. La mostra è bellissima, ma la cosa principale è sicuramente il percorso che questi bambini hanno fatto per giungere all'acquisizione della consapevolezza dei diritti". GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

C’è un tempo in cui incominciare a porsi delle domande? C’è un’età in cui cominciarsi a preoccupare, a provare interesse, per chi ci sta di fronte? No. A  Casalmaggiore (e Rivarolo del Re) lo fanno già dalle scuole dell’Infanzia. Ed è importante. “E’ importante, certo – spiega la maestra Patrizia Raineri – lavorare anche con i bambini piccoli. Sull’essere altruisti, partecipare, condividere. Ed è importante che chi insegna sia il primo a crederci, perché poi se credi in quello che spieghi riesci a trasmettere cose importanti. Questo progetto ha insegnato tanto anche a me. Impari sempre qualcosa dai bambini, così come dovremmo fare tutti. Per i più piccoli non ci sono stranieri, non ci sono divisioni per il colore della pelle. Ne abbiamo tanti di bambini stranieri nelle scuole e loro li accolgono sempre a braccia aperte”.

Si chiama Risvegli, il diritto di essere bambino, la mostra allestita al pian terreno della Biblioteca Mortara di Casalmaggiore, mostra – inserita nel Festival dei Diritti promosso da Cisvol Lombardia Sud – alla quale hanno lavorato, guidati da un corpo docente determinato e lungimirante, le scuole dell’infanzia di Rivarolo del Re e Casalmaggiore e le classi seconde dei due comuni. Una mostra fatta di disegni, di pensieri, di giochi. Profonda, come è profondo lo sguardo di ogni piccolo. Ci sono concetti importanti, ed uno che unisce tutti: il diritto dei bambini, di tutti i bambini, ad essere felici. Lo straordinario di una piccola mostra come quella allestita in biblioteca a Casalmaggiore è proprio questo: i porsi dalla parte dell’altro mettendo come prerogativa quella che l’altro ha lo stesso mio diritto ad essere felice. Lavoro minorile, guerra, problemi familiari, gioco: c’è tutto in quei disegni colorati. Tutto quello che i bambini imparano e – molto più importante – quello che insegnano e ci insegnano.

Ci hanno lavorato alacremente un paio di mesi i piccoli dell’infanzia e i ragazzi delle seconde. Si sono confrontati, hanno partecipato tutti, ognuno coi propri talenti, ognuno coi propri pensieri: li hanno condivisi in disegni, giochi, canti. Li hanno trasformati in un percorso molto gradevole. E quello che si vede alla Mortara è solo una parte del lavoro fatto. Se qualche speranza c’è – e qualche speranza c’è sul serio – che la loro generazione sia migliore di quelle che li hanno preceduti, quella speranza parte proprio da questo tipo di lavoro inclusivo su tematiche importanti.

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“Sono orgogliosa per il lavoro che è stato fatto sia dai docenti della scuola di Rivarolo del Re che da quelli di Casalmaggiore – spiega Sandra Guidelli, dirigente scolastica dell’Istituto Marconi – e sono contenta. La mostra è bellissima, ma la cosa principale è sicuramente il percorso che questi bambini hanno fatto per giungere all’acquisizione della consapevolezza dei diritti. Un bambino che capisce quali sono i diritti è un piccolo cittadino che poi li metterà in atto rispettando anche i diritti degli altri”.

All’inaugurazione della mostra di ieri mattina era presente anche il sindaco di Rivarolo Luca Zanichelli. Rivarolo ha una scuola infinitamente curata, con personale in gamba ed ha un’amministrazione che investe molto sulla scuola. Che si prodiga affinché la scuola sia davvero il centro delle dinamiche del paese. Un servizio, quello di Rivarolo, d’eccellenza. Grazie al corpo docente e grazie a questa sinergia proficua: “Questa mostra – ci spiega il primo cittadino – è una bellissima iniziativa che ha coinvolto l’istituto Marconi con la scuola dell’Infanzia di Rivarolo del Re e le seconde. Preservare i diritti dei bambini  significa una sola cosa, preservare il nostro futuro. Dove ci sono i bambini c’è gioia, c’è felicità, ci sono i colori e c’è il vero significato della vita. Noi dobbiamo quotidianamente impegnarci a livello di amministrazione, a livello politico a tutti i livelli a preservare i loro diritti. I bambini sono il futuro, il nostro futuro, il futuro delle nostre famiglie, della nostra società. Preservare i loro diritti è la garanzia di preservare i diritti di tutti”.

Nazzareno Condina

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