Sanità, dal M5S lotta a
oltranza: "In aula fino a Natale"
“Questa volta - sottolinea il consigliere - sono gravi non tanto per le posizioni politiche che esprimono, ma perché dimostrano che questa classe dirigente leghista non sia all’altezza di una macchina amministrativa complessa come quella di Regione Lombardia”.
La maggioranza in Consiglio Regionale ha depositato solo ora, dopo più di due settimane di discussione in aula, alcuni emendamenti che introducono significative novità al testo di legge sulla riforma sanitaria senza alcun confronto o discussione nel merito delle questioni.
A denunciarlo sono i gruppi di opposizione del Pd, Movimento 5 stelle, Lombardi civici europeisti, + Europa e Azione, che spiegano: “E’ un blitz assolutamente irrispettoso di chi è stato in aula a discutere per oltre due settimane, segnalando molte questioni da correggere e approfondire nel testo presentato. Dopo aver impedito qualsiasi discussione in Commissione sanità, inducendo i gruppi di minoranza a pretendere una ampia discussione in aula, ora il presidente della Commissione sanità si rende responsabile di un’ulteriore forzatura: senza aver discusso nulla in aula, luogo del dibattito pubblico di fronte ai cittadini, presenta a poche ore dal termine previsto, un pacchetto di emendamenti che arriva addirittura a mettere in discussione le Case della comunità e a introdurre nuove articolazioni di sanità territoriale, la cui efficacia è tutta da spiegare e dimostrare. Non è così che si affronta il tema più importante per i cittadini, per di più in un tempo delicato come quello che stiamo vivendo. Per l’ennesima volta la maggioranza mostra di non volere un reale confronto con noi. Presentare emendamenti di modifica alla legge solo ora significa impedire nei fatti una discussione approfondita su temi molto delicati”.
Intanto il Movimento 5 Stelle ha annunciato per domenica una manifestazione di protesta a Milano. «Per la prima volta nella sua storia, abbiamo costretto il Consiglio Regionale della Lombardia a lavorare anche di domenica. Da due settimane lottiamo in difesa della salute di noi lombardi, abbiamo parlato per ore, obbligando la maggioranza, che pensava di far passare nel silenzio la sua (NON)riforma, a starci a sentire anche di notte. Adesso insieme ai cittadini torniamo in piazza per ribadire che la (NON)riforma non risolve il problema delle infinite liste di attesa, non permette a chi non può permettersi una visita privata di sottoporsi in tempo utile a prestazioni diagnostiche, non consente di poter parlare più facilmente con il proprio medico di base, insiste negli stessi errori dei modelli voluti da Formigoni e Maroni».
«Ho interrotto il mio intervento imponendo all’Aula un silenzio di tre minuti – ha spiegato il consigliere Marco Degli Angeli -. Dovevo sapere con esattezza quanto tempo resta al Movimento Cinque Stelle per difendere la salute dei cittadini lombardi dalla (NON)riforma Moratti-Fontana. Per oltre un’ora e mezza Regione Lombardia non ha saputo rispondere. Ho dovuto interrompere il mio intervento, per sapere finalmente che al Movimento Cinque Stelle restano 260 ore di dibattito. Sarebbe gravissimo se la difficoltà nel fornire questo dato fosse dovuta al fatto che qualcuno possa aver già deciso di azzerare il dibattito democratico. Siamo pronti a restare in Aula fino a Natale, in difesa della nostra salute».
“Anche oggi abbiamo avuto l’ulteriore prova dell’incapacità amministrativa della Lega: che ad esempio consegna la Sanità al privato, non risolve il problema delle liste attesa e solo chi ha disponibilità economica potrà essere curato in tempi accettabili. Dimentica inoltre la sanità territoriale e migliaia di cittadini in tutta la Lombardia sono senza medico di base”.
A dirlo è sempre Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia il quale ha poi aggiunto: “Come se non bastasse, gli emendamenti presentati dal relatore della (non)riforma in discussione in questi giorni sono scritti talmente male da mettere a rischio il testo stesso della legge. Già è ridicolo che, dopo due settimane di dibattito incessante tra mattina, pomeriggio e sera, l’unica modifica che la maggioranza sia stata in grado di apportare a questa (non)riforma sia il cambio di nome da “Casa della comunità” a “Casa socio sanitaria territoriale”, un’inconsistenza politica che diventa pericolosa quando si somma all’incapacità amministrativa”.
Nella rincorsa a cercare di tamponare le numerose falle presenti nel testo del Pdl 187 (il testo della riforma sanitaria ndr), la Lega somma altri sbagli a quelli passati. “Questa volta – sottolinea il consigliere – sono gravi non tanto per le posizioni politiche che esprimono, ma perché dimostrano che questa classe dirigente leghista non sia all’altezza di una macchina amministrativa complessa come quella di Regione Lombardia”.
Conclude il consigliere: “La Lombardia merita di meglio, molto meglio. Per questo voglio rilanciare l’appello che tutto il mio gruppo consiliare ha già rivolto in aula alla vicepresidente Letizia Moratti: smetta di schierarsi da chi è sempre dalla parte sbagliata della storia e commette errori su errori. Noi come Movimento 5 Stelle abbiamo depositato e porteremo in aula mille sub-emendamenti, per cercare anche in questo caso di rimediare per tempo agli sbagli degli amministratori leghisti e speriamo che la nostra voce venga ascoltata per la tutela della salute di tutti i lombardi”.
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