Eventi

Gilgamesh e Biblioteca Comunale
Asola, quattro incontri con gli autori

Si inizierà venerdì 3 dicembre 2021 - Biblioteca Comunale - ore 21.00 con Le spine della rosa – Una commedia breve in prosa di Claudio Fraccari.

In foto i primi due autori protagonisti in biblioteca ad Asola: Claudio Fraccari e Stefano Iori

Un editore 4 autori a cura di Gilgamesh Edizioni. Quattro incontri in Biblioteca Comunale, per parlare ed ascoltare gli autori.

venerdì 3 dicembre 2021 – Biblioteca Comunale – ore 21.00
Le spine della rosa
– Una commedia breve in prosa di Claudio Fraccari.
Una famiglia italiana che vive in Irlanda del Nord si trasferisce in Cornovaglia per le vacanze estive. Padre, madre e due bimbi (per tacer del cane) vengono raggiunti da una coppia di nonni, partiti dall’Italia; questi ultimi capiscono presto di svolgere la funzione di “vecchi alla pari”. Le vicissitudini del gruppo, umorali e umoristiche, sono narrate in forma di diario da una voce interna. Ma tutti costoro sono un parto dell’immaginazione o esistono nella realtà? Se sì, hanno compiuto veramente le gesta (antieroiche) e pronunciato le parole (prosaiche) loro attribuite? Neppure i personaggi saprebbero rispondere; o forse direbbero che è tutto vero e insieme tutto falso. Del resto, se è inevitabile che la scrittura travesta i fatti, deformi i connotati, dissimuli i pensieri, è altrettanto pacifico che il reale ammette casi spesso inverosimili. Sarà il lettore a stabilire il grado di plausibilità di quanto l’autore gli sottopone, e magari divertirsi accogliendone il punto di vista. Quel che è certo è che si tratta di un gioco – serio come tutti i giochi provvisti di regole. Qui la regola prevede, invece che la sospensione dell’incredulità, l’identificazione fra l’io che legge e l’io che scrive. Per discernere dove sta la rosa, dove le spine. Claudio Fraccari è insegnante, pubblicista, critico; tutte occupazioni per le quali è essenziale scrivere, e scrivere in modo essenziale. Ha pubblicato innumerevoli articoli, elzeviri e studi (apparsi su giornali, riviste o in volumi collettanei) che spaziano dalla linguistica alla letteratura, dall’arte figurativa alle arti dello spettacolo. Qui si segnalano i libri autonomi, variegati come gli interessi: Appuntamenti al buio (recensioni cinematografiche, 2001); Viaggi d’ortaggi (favole in versi, 2005); Cortesie per gli ospiti (scelte documentarie e versi, 2013); Vulpes in fabula (saggio storico-letterario, 2014). Con Gilgamesh Edizioni ha precedentemente pubblicato la raccolta di aforismi Nittalopia (2018). Le spine della rosa – Una commedia breve in prosa è il suo primo romanzo.

venerdì 21 gennaio 2022 – Biblioteca Comunale – ore 21.00
I semi dell’incanto di Stefano Iori.
Questo libro è uno straordinario caleidoscopio di emozioni che avvolge e travolge il lettore, moltiplicando motivi di riflessione e possibilità di scoperta. I tredici racconti proposti sono in parte frutto della complicità letteraria che unì l’autore a scrittori e poeti quali Adriano Amati, Alessandro Gennari e Alberto Cappi. Assieme a questi, Stefano Iori diede vita alla rivista La Corte di Mantova, che venne pubblicata dal 1988 al 1994 e di cui fu direttore responsabile degli ultimi numeri. Alcuni testi apparvero, dal 1972, su altre riviste e antologie. Il volume comprende quattro inediti. I brevi cammei de I semi dell’incanto sono singole, sorprendenti pennellate che costituiscono un coeso manufatto nel quale ciascun testo concorre a completare un vero e proprio affresco. La frammentarietà di ciascuna porzione è condizione essenziale per delineare un viaggio, esistenziale e letterario, che traversa il tempo, annullandone i confini. Sogno, mistero e straniamento sono i cardini attorno ai quali si condensa la scrittura, sempre animata da studio e spirito di ricerca. Stefano Iori è direttore artistico di Mantova Poesia-Festival Internazionale Virgilio, nonché direttore della rivista di cultura poetica e letteraria Menabò. In gioventù ha operato sulle scene italiane come attore e regista. Forte di tale esperienza si è dedicato, dal 1992, alla saggistica in ambito teatrale e cinematografico. Ha poi firmato quattro sillogi poetiche: Gocce scalze (2011); Sottopelle (2013, con prefazione di Gio Ferri); L’anima aggiunta (2014, con prefazione di Beppe Costa e traduzione in inglese a fronte), Lascia la tua terra-Sinfonia del congedo (2017, con note di Flavio Ermini, Gio Ferri, Rosa Pierno, Ida Travi). Nel 2015 ha pubblicato il romanzo La giovinezza di Shlomo. Nel 2020 è tornato alla saggistica con il trattato Animali fantastici dell’ebraismo. Ziz, Léviathan, Behemoth, Shamìr. Aria, acqua, terra, fuoco. Info: www.stefanoiori.it.

venerdì 18 febbraio 2022- Biblioteca Comunale – ore 21.00
La Piccola di Paola Azzoni.
La Piccola sorge ai bordi della strada provinciale da molto tempo, da prima che diventasse una locanda. Non è mai stata una vera e propria cascina: poca terra, una dozzina di vacche nella stalla, il pollaio in fondo all’aia, la minuscola vigna su un fianco e uno stradello d’accesso che la collega alla vecchia Pieve. La quotidianità de La Piccola e del paese della bassa padana in cui è inserita viene, a un certo punto, scossa da una notizia: arrivano i migranti. Proprio loro. Quelli di cui si parla alla televisione e che fanno scendere i politici in piazza a gridare alle folle. La vita di ognuno si intreccerà con questa inaspettata presenza: nuovi sentimenti e riflessioni attraverseranno le menti e i cuori; paura, sospetto, rabbia si contrapporranno a coraggio, accoglienza, tenerezza. Le difficili storie di sofferenza e di emarginazione, la strenua necessità di riscatto, e la ricerca di una vita migliore, accomunano i protagonisti della storia, italiani o migranti che siano. Paola Azzoni è nata a Cremona nel 1962, dove vive e insegna italiano in una scuola primaria. Ha trascorso alcuni anni in Africa, nello stato del Burundi, dove ha svolto servizio di volontariato internazionale insieme a suo marito in un progetto di alfabetizzazione per adulti. Si dedica ancora oggi ad attività di volontariato, insegnando la lingua italiana a ragazzi migranti e lavorando per un Centro d’Ascolto Caritas, rivolto a persone in grave difficoltà sociale ed economica. All’esperienza africana è ispirato il suo primo romanzo, Umushitsi, l’ospite, pubblicato in self-publishing. Per scrivere La Piccola Paola Azzoni ha tratto ispirazione dalla sua esperienza e dai racconti sussurrati con pudore e sofferenza dai suoi allievi africani.

venerdì 11 marzo 2022- Biblioteca Comunale – ore 21.00
Eterofoba di Adriano Bernasconi.
Sebastianos Diamantikos ha quindici anni e ha commesso un grave peccato: si è innamorato di una ragazza. Nella sua società questo è un abominio, come recitano i testi sacri del Tempio e perfino il Motto del Ministero, “i Simili con i Simili”. Gli uomini con gli uomini, le donne con le donne: solo questo è consentito. I due padri di Sebastianos sono infatti preoccupati per il futuro del loro figlio e decidono che l’unica cura possibile per la sua anima sia quella promessa dal Programma di Conversione. Lì, sopra le falesie della Tessaglia, nell’eremo della meteora, lontano dagli occhi del mondo, tra preghiere e terapie di gruppo, il ragazzo potrà nuovamente essere riportato sulla retta via. A vent’anni dagli eventi narrati in Omocrazia torniamo nel mondo della Società dei Simili per raccontare una nuova storia di amore, dolore, odio, lotta e speranza. Adriano Bernasconi è nato nel 1981 e vive a Brescia. Nella vita di tutti i giorni è insegnante di Arte nelle scuole secondarie di primo grado. Nel tempo libero si dedica con passione a molteplici attività: viaggi, fotografia, teatro, pittura, traduzioni, conferenze, illustrazioni, lettura e, ovviamente, scrittura. Nel 2015 ha pubblicato Omocrazia con Gilgamesh Edizioni. Eterofobia è la sua seconda pubblicazione.

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