Chiesa

Borsa di Sant'Omobono, stanziati
160mila euro per 400 famiglie

Circa il 40% di coloro che hanno beneficiato dell’aiuto sono “nuovi poveri”, cioè persone che si sono rivolte per la prima volta ai centri d’ascolto presenti sul territorio diocesano oppure alle parrocchie.

Un anno di impegno, da rinnovare. A un anno dall’istituzione della Borsa di S. Omobono, il fondo della Diocesi di Cremona istituito per sostenere coloro che hanno perso un lavoro o che vivono un grave momento di difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria, Caritas Cremonese traccia un bilancio dell’importante iniziativa di solidarietà che ha coinvolto l’intero territorio.

E lo fa in occasione della Settimana della Carità, che quest’anno si celebra in diocesi dall’8 al 14 novembre, come tradizione nell’ambito della solennità di sant’Omobono – il “padre dei poveri” patrono della città e della diocesi di Cremona (13 novembre) – e della Giornata mondiale dei poveri (14 novembre).

In un anno il contributo offerto attraverso la Borsa di S. Omobono è stato complessivamente di 160mila euro, a sostegno di 400 nuclei familiari. Nel dettaglio:

• 73.526 euro sono i contributi erogati attraverso le cinque Zone pastorali e utilizzati per accompagnare 205 famiglie, intercettate dalla rete delle parrocchie, in particolare dai centri d’ascolto delle Caritas e delle San Vincenzo parrocchiali, il cui ruolo è stato quello dell’ascolto e dell’approfondimento di ogni situazione attraverso il contatto diretto con le famiglie, alle quali è stata chiesta la documentazione comprovante lo stato di bisogno. Ogni richiesta è stata vagliata da un’equipe di lavoro presente in ciascuna delle cinque zone pastorali, con rappresentanti della Caritas diocesana e delle Parrocchie (sacerdoti, diaconi e laici).

• 44.510 euro sono stati gli ulteriori fondi generati dalla compartecipazione di parrocchie, associazioni, privati e Comuni destinati al sostegno delle famiglie coinvolte. Il lavoro di rete territoriale, infatti, è stato completato attraverso il contatto con numerose associazioni e con i servizi sociali dei Comuni, in modo da ottimizzare l’utilizzo delle risorse.

• 39mila euro sono serviti a fronteggiare ulteriori 195 interventi, a fronte delle richieste giunte direttamente al Centro d’ascolto della Caritas diocesana di via Stenico, a Cremona.

I fondi sono stati utilizzati principalmente per le aree d’intervento della casa e della salute (affitto, mutuo, bollette di luce-gas-acqua, medicinali e visite mediche), del lavoro (avvio di tirocini formativi o borse lavoro), dello studio (sostegno per il pagamento di libri scolastici, strumenti didattici, mense, rette scolastiche oppure corsi post-diploma), del ritorno al lavoro (iscrizione a corsi di formazione o aggiornamento finalizzati ad un reinserimento lavorativo).

Circa il 40% di coloro che hanno beneficiato dell’aiuto sono “nuovi poveri”, cioè persone che si sono rivolte per la prima volta ai centri d’ascolto presenti sul territorio diocesano oppure alle parrocchie.

«Questi dati – spiega don Pierluigi Codazzi, direttore di Caritas cremonese – riguardano solo la Borsa di S. Omobono, che si offre come ulteriore strumento di sostegno alla tradizionale capacità delle nostre realtà ecclesiali e associative di rispondere ai vari bisogni. La crisi dovuta alla pandemia ha comportato per il territorio diocesano un aumento dei problemi legati alla perdita del lavoro e delle fonti di reddito, generando difficoltà nel pagamento di affitto o mutuo, disagio psicologico-relazionale, difficoltà scolastiche, solitudine, depressione, rinuncia/rinvio di cure e assistenza sanitaria. La generosità di sant’Omobono è proverbiale: la sua borsa non si esauriva, proprio perché sempre pronta ad aprirsi ai bisogni. A tutte le realtà che si stanno quotidianamente impegnando va il nostro sentito ringraziamento. A tutti noi indistintamente, come anche a realtà associative e imprenditoriali, è chiesto di contribuire al mantenimento di questo importante strumento».

COME CONTRIBUIRE
– presso gli uffici della Caritas diocesana, in via Stenico 2/b a Cremona
– su conto corrente postale n. 68 411 503
– su conto corrente bancario (Iban IT 57 H 05156 11400 CC054 0005161)
intestati a Fondazione San Facio Onlus e con causale “Borsa di Sant’Omobono”.
Le donazioni sono deducibili se fatte con bonifico, assegno o versamento postale.

redazione@oglioponews.it

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