Torre, acqua rubinetto non purificata
per i bimbi: Contini contro il comune
“A noi dunque sorgono alcuni dubbi: perché non è stata fatta una comunicazione ai genitori fin dal principio? Se le mamme non avessero scoperto casualmente il problema, tale disservizio sarebbe proseguito fino a quando?".
Arriva da Federico Contini di “Obiettivo Futuro”, lista di minoranza di Torre dè Picenardi, una denuncia su una situazione vissuta da alcuni bambini della materna secondo la testimonianza dello stesso consigliere. “Da mesi i bimbi che frequentano la scuola materna di Torre de’ Picenardi bevono l’acqua che proviene dai rubinetti non “purificata” dall’apposito erogatore senza che i genitori fossero stati avvisati del disguido. Sappiamo che l’acqua erogata nella nostra zona non ha nulla di nocivo per i nostri figli ma, di certo, se è presente nella scuola un “purificatore” e se qualcuno ha scelto e valutato l’opportunità di installarlo una sua funzione deve pur averla”.
“Il fatto grave, comunque – precisa Contini – è che alcune rappresentanti delle mamme hanno scoperto il disservizio quasi per caso, ovvero durante i consueti “assaggi” della mensa riservati ai genitori. Le maestre della scuola inoltre, sembrano aver segnalato al Comune di Torre il problema da mesi ma, a quanto pare, un intervento non è arrivato. A ciò si aggiunge anche il fatto che, per motivi legati alle norme anti Covid i bambini non possono portare bottigliette d’acqua da casa e sono dunque “costretti” a bere l’acqua che gli viene loro data”.
“A noi dunque sorgono alcuni dubbi: perché non è stata fatta una comunicazione ai genitori fin dal principio? Se le mamme non avessero scoperto casualmente il problema, tale disservizio sarebbe proseguito fino a quando? Il Comune perché non si è mosso con la celerità che dovrebbe (soprattutto quando si ha a che fare con i più piccoli) nel sollecitare la risoluzione dell’intervento? Queste domande noi le porteremo anche nel prossimo consiglio comunale affinché ogni aspetto di questa vicenda sia chiarito e soprattutto per fare in modo che qualsiasi figura abbia in qualche modo voce in capitolo nella risoluzione di problematiche o disservizi legati all’ambito scolastico, gestisca il tutto con la assoluta priorità che spetta ai più piccoli”.
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