Commessaggio, l'amministrazione
ringrazia la - zia - Natalina
Sempre accogliente e ben disposta, Natalina ha rappresentato per diverse generazioni un punto di riferimento. Arrivata da giovane a Commessaggio con la famiglia proveniente da Pilastro, di Marcaria e che in ogni suo ricordo non manca di citare quale suggello di una missione ben compiuta in tutti questi anni di servizio al bar
“Esiste un luogo magico nel piccolo comune di Commessaggio dove pare che il tempo non avanzi mai, un piccolo locale che da generazioni mantiene vivace il centro del borgo, il Bar Centrale dove la signora Natalina da ormai 65 anni è la regina indiscussa del convivio paesano.
Proprio di fronte al municipio si trova il locale, rinnovato già alcune volte che pero mantiene integra la propria missione aggregativa, vitale per un paese che conta poco meno di 1200 anime e che grazie a questo i Commessaggesi si sentono a casa.
Da sempre la piazza è luogo di incontri e di affari e non vi è mai volta che non si passi a consumare qualcosa dalla Natalina che con il suo fare garantisce ristoro e simpatia.
Sempre accogliente e ben disposta, Natalina ha rappresentato per diverse generazioni un punto di riferimento. Arrivata da giovane a Commessaggio con la famiglia proveniente da Pilastro, di Marcaria e che in ogni suo ricordo non manca di citare quale suggello di una missione ben compiuta in tutti questi anni di servizio al bar.
Una clientela ormai fidelizzata che proviene da ogni parte del circondario e che appena riesce ritorna per visitare il locale e scambiare due parole con Natalina.
Ricordo quando fu di passaggio l’Onorevole Sgarbi che chiamata all’improvviso non si dimenticò quel colpo di rossetto che la rese unica, al punto di chiedere una foto a lui abbracciato, con la costante ripetizione della nota frase “capra, capra” con il sorriso di tutti i presenti.
Come inoltre non ricordare le visite di qualche autorità che di volta in volta passavano per il paese ove Natalina si è sempre soffermata a raccontare aneddoti divertenti non mancando mai cordialità e affetto, una donna d’altri tempi.
Passando sere in compagnia a raccontare fatti di vita vissuta dietro al banco del bar con l’aggiunta di racconti di storie a lei appartenuti spesso incentrati su virtuosi uomini che l’hanno sempre corteggiata…
Per noi del paese “la zia” Natalina è un punto di riferimento, non solo di ritrovo ma anche un posto in cui poter scambiare due parole in compagnia, dove le notizie arrivano prima, dove ci si può rifocillare tra amici in assoluta spensieratezza.
Credo che 65 anni di attività ininterrotta siano veramente un traguardo di tutto rispetto per un luogo magico che spesso rappresenta luce nei momenti cupi e tutti noi possiamo solo che ringraziarla per la sua operosità e voglia di fare, una signora dal cuore grande che ha saputo farsi accogliere in paese come una figlia e che oggi rappresenta un baluardo per la comunità.
Evviva Natalina ed evviva i sui 65 anni di prezioso lavoro in mezzo a noi!” (L’amministrazione)
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