Politica

Degli Angeli (M5S) all'attacco
sulla "(non) riforma sanitaria"

In aula, l’attenzione del consigliere Degli Angeli si rivolge quindi al presidente Fontana: “Sorprende che il presidente Fontana oggi sia ancora assente. Forse è più interessato a curare gli affari di Dazn, anziché presenziare al confronto in aula con le opposizioni".

“La Sanità lombarda come una torre di Babele? Da tutta la Lombardia mi sono arrivate testimonianze di numerosi cittadini che hanno paura. Si sentono confusi e abbandonati: temono che, se non hanno abbastanza soldi, non potranno essere curati”. Esordisce così, il consigliere pentastellato di Regione Lombardia Marco Degli Angeli, con il suo discorso fatto in aula, quest’oggi 11 novembre, nel bel mezzo della discussione concernente la riforma della Sanità lombarda.

“Sono davvero centinaia – spiega il consigliere in aula – le lettere dei cittadini che in questi anni mi sono giunte. Non posso che esprimere la mia vicinanza a tutte queste persone che lamentano casi di mala sanità. E, in tal senso, quest’oggi voglio leggere in aula quelle che sono le ultimissime testimonianze a me giunte: storie vere di persone comuni e non le azioni di opposizione di un consigliere regionale, lo voglio precisare”.

Testimonianze alla mano, si tratta di casi che parlano di follow up lunghissimi, a volte troppo per un’efficace prevenzione. Di depotenziamenti di reparti e di difficoltà nel reperire un medico di base. Dell’impossibilità di prenotare una visita, anche urgente, se non a pagamento e spesso a caro prezzo. “Eppure – chiarisce Degli Angeli – l’articolo 32 della Costituzione sancisce il diritto alla cura. È davvero questo il modello eccellente di Sanità che la Lombardia vanta?”

Le storie di molti cittadini comuni, come, ad esempio, quello di Chiara (nome di fantasia per il rispetto della privacy) che dopo un’asportazione parziale della mammella le sono stati seguiti dei controlli periodici. “Peccato – racconta – che a Cremona il reparto è stato progressivamente depotenziato”. O ancora è il caso di Carlo (sempre nome di fantasia): “A mio figlio è spuntata una ghiandola ascellare. Dopo diverse peripezie per rintracciare il suo medico di base, questi non l’ha ricevuto poiché con la febbre. Gli è quindi stata prescritta un’ecografia tramite privato: i tempi di attesa per il pubblico erano troppo lunghi, a detta del medico curante”.

Continua Degli Angeli: “Tra le testimonianze che più mi hanno colpito, c’è quella di Francesca: “Da 8 anni combatto contro un mieloma multiplo, e dopo tutti questi anni di battaglie ho constatato il progressivo declino di questo settore, che con sé porta ripercussioni sulla vita dei pazienti”.

In aula, l’attenzione del consigliere Degli Angeli si rivolge quindi al presidente Fontana: “Sorprende che il presidente Fontana oggi sia ancora assente. Forse è più interessato a curare gli affari di Dazn, anziché presenziare al confronto in aula con le opposizioni e ascoltare i problemi reali dei cittadini tutti, che Lui rappresenta. Stupisce perché stiamo parlando di malati che non riescono ad essere seguiti e curati nel modo adeguato. Stupisce perché a noi sembra siano totalmente mancato un percorso di analisi per valutare le strutture che ospiteranno le Case di comunità. Un fatto ancora più grave – chiosa – perché è chiaro agli occhi di tutti come questa Giunta abbia dovuto aspettare una pandemia, e poi i fondi del Pnrr per una cosa votata e prevista già nella precedente legge di riforma: la 23/2015. Quindi oggi ci troviamo innanzi ad un pesante ritardo per il quale ora bisogna correre al fine di non perdere i fondi del PNRR. Manca completamente la pianificazione e l’organizzazione, in questa (non)riforma.

Conclude Degli Angeli: “Non parliamo di audizioni, emendamenti, ordini del giorno, ma di chi non trova una poltrona per fare chemio terapia. In questa Aula, oggi, decideremo questo: il futuro della salute dei cittadini. Non c’è quindi in gioco la politica. Non i partiti, ma i servizi alle persone malate di cui, prima o poi, tutti noi ne avremo bisogno. Per questo motivo non possiamo permettere che questa riforma venga orientata verso i guadagni di chi sta bene. Al contrario deve essere formata ed orientata verso le esigenze di chi si trova in condizioni di sofferenza”.

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