Museo diocesano, estese al
14 novembre le visite gratuite
Ospite in Cattedrale venerdi 12 novembre per la presentazione della nuova struttura la direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta.
Sono sold out le visite gratuite offerte per l’intera giornata di sabato 13 novembre nel primo giorno di apertura del Museo Diocesano, in occasione della festa patronale di sant’Omobono. La risposta entusiastica del pubblico è stata accolta con soddisfazione dalla Diocesi di Cremona che ha così deciso, in collaborazione con la Festa del Torrone, di prolungare anche a domenica 14 novembre la possibilità di accedere gratuitamente al Museo previa prenotazione da effettuare sul sito internet www.museidiocesicremona.it/museodiocesano o telefonando al 328-8886784 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18).
LA PRESENTAZIONE IN CATTEDRALE. Il Museo Diocesano di Cremona, realizzato all’interno del Palazzo vescovile grazie alla collaborazione tra la Diocesi di Cremona e la Fondazione Arvedi Buschini, sarà presentato ufficialmente nel pomeriggio di venerdì 12 novembre in Cattedrale in un pomeriggio di grande significato di fede e cultura insieme. Si inizierà alle ore 16 con la celebrazione dei Primi Vespri della solennità patronale di sant’Omobono, presieduti dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini, alla presenza del vescovo di Cremona Antonio Napolioni, dell’emerito Dante Lafranconi e del Capitolo della Cattedrale. Al termine della preghiera, sempre all’interno del Duomo, vi sarà la presentazione del nuovo Museo con gli interventi delle autorità e l’autorevole contributo della direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta.
L’intero evento sarà trasmesso in diretta televisiva su Cremona1 e sui canali web diocesani.
IL PROGETTO DEL NUOVO MUSEO. In una location che unisce architettura storica e design contemporaneo, grazie al grande lavoro di recupero degli spazi, i capolavori dell’arte sacra, che giungono dalla Cattedrale e da numerose parrocchie del territorio, raccontano un territorio dalle profonde radici, dal ricco talento artistico e da una spiritualità che nei secoli ha costruito la comunità. Un Museo che non vuole essere “sulla diocesi”, ma “della diocesi”: della sua storia, della sua tradizione di fede e del suo territorio. Un luogo di conoscenza, ma soprattutto di incontro e di pastorale.
Il Museo Diocesano andrà a completare un vero e proprio Parco Culturale Ecclesiale con al suo centro la Cattedrale di Santa Maria Assunta e comprendente anche il Battistero e il Museo Verticale del Torrazzo che, dall’inaugurazione del novembre 2018, ha già fatto registrare un significativo aumento delle visite e un crescente interesse dei visitatori.
Sarà però affidato in particolare al Museo Diocesano – come ha scritto il vescovo Antonio Napolioni in una lettera indirizzata ai parroci – il compito «di presentare l’identità religiosa del territorio che costituisce la Chiesa di Cremona».
LA SEDE NEL PALAZZO VESCOVILE. Il Museo Diocesano è ospitato nel piano seminterrato del Palazzo vescovile di Cremona, a pochi passi dalla Cattedrale e dal Torrazzo.
Gli ampi spazi, che si estendono su una superficie di oltre 1.400 metri quadrati, luoghi di servizio del Palazzo vescovile rimasti a lungo inutilizzati, sono stati recuperati e riadattati alla funzione di sale espositive grazie al grande lavoro di progettazione, a cura dell’architetto Giorgio Palù dello studio Arkpabi (già vincitore del Compasso d’oro ADI nel 2015 per l’Auditorium del Museo del Violino di Cremona), che armonizza il rispetto per la storia e le forme originarie con elementi di design e tecnologie all’avanguardia per conservare al meglio le preziose opere. I lavori di ristrutturazione sono stati finanziati della Fondazione Arvedi Buschini ed eseguiti dall’impresa Immobiliare Raffaella in accordo con la Soprintendenza competente di Cremona, Lodi e Mantova.
LE OPERE. Le oltre 120 opere che compongono il percorso espositivo sono suddivise in 12 sale, organizzate secondo un percorso non cronologico ma tematico:
• le origini della Chiesa cremonese, dalla pietra di fondazione della Cattedrale a testimonianze degli insediamenti più antichi sul territorio;
• l’iconografia della Vergine Maria che coinvolge l’Assunta, titolare della Cattedrale, e santuari del territorio, a partire da quello di Caravaggio, dedicato a Santa Maria del Fonte, patrona della diocesi insieme a sant’Omobono;
• i crocifissi, con una collocazione speciale per la Grande Croce della Cattedrale;
• i santi intercessori, locali e universali;
• la sala del Tesoro dei Visconti di Pizzighettone;
• la sala della Tavola di Sant’Agata.
Impreziosisce l’offerta del Museo Diocesano la collezione di arte sacra del cavalier Giovanni Arvedi e della moglie Luciana Buschini.
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