PiadenaDrizzona, le minoranze:
"Troppo pressapochismo"
“Le risposte sono state date in nostra assenza, dato che abbiamo deciso di non partecipare al consiglio riconvocato. Una scorrettezza istituzionale da parte del sindaco Matteo Guido Priori, alla quale vogliamo rispondere” hanno detto i consiglieri.
Le risposte alle interrogazioni sono giunte nel consiglio comunale convocato a Piadena Drizzona il 29 ottobre, dopo che il giorno prima la stessa seduta era stata rinviata a causa della mancanza del numero legale. Una decisione che non è andata giù alla minoranza di Piadena Drizzona, che con i consiglieri Ivana Cavazzini, Nicola Ricci e Andrea Volpi ha voluto fare chiarezza in una conferenza stampa appositamente convocata venerdì. “Le risposte sono state date in nostra assenza, dato che abbiamo deciso di non partecipare al consiglio riconvocato. Una scorrettezza istituzionale da parte del sindaco Matteo Guido Priori, alla quale vogliamo rispondere” hanno detto i consiglieri.
Anzitutto va detto che la mozione sull’appoggio ai profughi dall’Afghanistan è stata ritirata dalla stessa minoranza “perché non eravamo presenti alla discussione e non era giusto parlarne in nostra assenza”. “Vogliamo però evidenziare – spiega Cavazzini – che il progetto Ospitalità a Scopo Umanitario ha avuto un ampliamento, passando da 4 a 9 posti, compresi eventuali minori anche con un solo genitore. Considerato questo ampliamento, ci aspettiamo che la prossima volta il consiglio voti a favore della nostra mozione. Sappiamo che su questo tema il sindaco ha avuto qualche frizione coi suoi, dato che in campagna elettorale si era scagliato contro il vecchio Sprar, ora Sai, per l’accoglienza profughi, salvo poi riconfermarlo. Ma siamo contenti se davvero ha cambiato idea”.
“Per quanto concerne le nostre interrogazioni – ha attaccato Ricci – le risposte sono state all’acqua di rose da parte del sindaco. Abbiamo chiesto interventi sulle strade di Drizzona ed è stato garantito un lavoro da 11mila euro per gli attraversamenti pedonali. Un po’ pochino. E il punto è che su molte strade non vediamo più nemmeno la segnaletica orizzontale, e dunque fino al 2022 il rischio è di avere strade molto pericolose e poco curate. Arriva l’inverno, speriamo non succeda nulla di grave”.
Si è parlato inoltre del WiFi. “Abbiamo chiesto che Open Fiber, in virtù pure di finanziamenti pubblici – ha detto Cavazzini – arrivi a effettuare scavi anche verso le frazioni: si parla di un chilometro di scavi, non una lunghezza eccessiva. Il sindaco ha accusato noi, come spesso fa, dato che il protocollo d’intesa con Open Fiber risale al 2017, alla nostra amministrazione. Ma da allora sono passati quasi cinque anni e in quel lasso di tempo era necessario intervenire, anche perché un protocollo d’intesa, per sua stessa natura, è solo una bozza di accordo, che non entra nel merito dei singoli interventi, e deve essere migliorato in un secondo momento”.
Ulteriore tema quello del piano economico finanziario legato al trasporto scolastico. “Detto che sono serviti 25 giorni per avere questo piano – ha sottolineato Cavazzini – il che fa pensare che il documento non fosse pronto, risulta che la spesa per i cittadini è raddoppiata – da 15 a 30 euro – e che il comune rispetto al 2019 introita soltanto l’1% in più. In pratica l’esternalizzazione ha aumentato i costi – dato che ora si pagano 105mila euro, contro i 67mila di due anni fa – senza però portare benefici. Oggi i soldi della fusione coprono queste magagne, ma quando finiranno, le esternalizzazioni dovranno essere ancora pagate. E saranno guai”.
Infine l’antenna di Castelfranco d’Oglio, posta sull’edificio scolastico ma a quanto pare senza autorizzazione. “Qualcuno c’è rimasto male – hanno detto Volpi, Ricci e Cavazzini – ma si è scoperto che l’antenna era stata installata con carattere d’urgenza per consentire la trasmissione della Messa di San Bartolomeo su TelePiadena. Ora il sindaco ha detto che l’antenna verrà rimossa perché mancava la richiesta. Sarebbe bastata una ordinanza sindacale in cui il sindaco autorizzava in via urgente ed estemporanea un’antenna provvisoria. Questa vicenda, in sè molto circoscritta, è la conferma che tante decisioni vengono purtroppo lasciate al pressappochismo”.
Giovanni Gardani