Politica

Inchiesta "Lobby nera", la minoranza
di Piadena Drizzona: "Priori chiarisca"

“Non è certo un reato frequentare le persone ma quello che ci pare più inquietante sono gli intrecci di rapporti: oserei dire alquanto pericolosi” attacca Andrea Volpi, consigliere comunale e referente piadenese di Rive Gauche-Rifondazione Comunista. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

L’inchiesta più recente è legata a Fanpage, ma la minoranza di Piadena Drizzona ricorda che già nel 2019 una interrogazione presentata in consiglio comunale aveva il compito di smuovere le acque e di fare chiarezza: il tema è legato alle amicizie del sindaco di Piadena Drizzona Matteo Guido Priori con alcuni esponenti di movimenti neofascisti.

Nell’inchiesta di Fanpage si parla della figura (considerata chiave) di Roberto Jonghi Lavarini e anche di Mandilosani Lali Panchulidze Aznaur, conosciuta come “la donna del trolley”, 36enne georgiana vicina anche a Gianluca Savoini, il leghista a sua volta al centro dell’inchiesta sull’incontro al Metropol di Mosca (dove sarebbero stati consegnati i fondi russi clandestini al partito di Salvini).

Quando parliamo di Jonghi Lavarini e di Panchulidze, ci riferiamo però in particolare a un’altra inchiesta, quella milanese legata alla Lobby nera, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di quattro persone per finanziamento illecito e riciclaggio: tra queste quattro, appunto, Panchulidze e Jonghi Lavarini, il cosiddetto “Barone Nero”, che osservava a distanza la stessa 36enne mentre ritirava un trolley dal contenuto misterioso (Fanpage aveva teso un’esca, mettendo libri al posto di soldi, che sarebbero dovuti servire per finanziare la campagna elettorale milanese di Fratelli d’Italia).

Sia Panchulidze che Jonghi Lavarini sono considerati vicini al sindaco di Piadena Drizzona (la minoranza ha mostrato anche alcune foto) ed è su questo tema che la minoranza va all’attacco: “Non è certo un reato frequentare le persone e nessuno sta accusando Priori di avere qualcosa a che fare con quanto accaduto a Milano, perché su questa vicenda la giustizia farà il suo corso e farà chiarezza, ma quello che ci pare più inquietante sono gli intrecci di rapporti: oseremmo dire alquanto pericolosi” attacca Andrea Volpi, consigliere comunale e referente piadenese di Rive Gauche-Rifondazione Comunista.

“Un conto è vedere determinate fotografie che ritraggono il nostro sindaco vicino a queste persone – spiega Volpi – ma ora sta emergendo una realtà decisamente più oscura. Vorremmo semplicemente capirne di più: su “Open”, il giornale on line di Mentana, si è parlato anche di Piadena Drizzona e il nostro comune non è certo stato messo in buona luce”.

“Il sindaco peraltro – prosegue Volpi – ha detto espressamente di essere passato dalla Lega a Fratelli d’Italia, dunque dato che l’inchiesta di Fanpage riguarda quest’ultimo partito, e dati i rapporti del primo cittadino con almeno due indagati, sarebbe il caso di avere qualche chiarimento. Non parliamo di una multa per sosta vietata, ma di un’inchiesta che coinvolge ambienti vicini a Fratelli d’Italia per finanziamento illecito e riciclaggio”.

Giovanni Gardani

 

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