Politica

Piadena Drizzona, Benelli contro
l'amministrazione: "Voltiamo pagina"

Dante Benelli, consigliere di minoranza attacca l’amministrazione Priori dopo l’ultimo consiglio comunale del 28 ottobre, rinviato per la mancanza del numero legale.

Dante Benelli, consigliere di minoranza attacca l’amministrazione Priori dopo l’ultimo consiglio comunale del 28 ottobre, rinviato per la mancanza del numero legale. “Ben due consiglieri di maggioranza sono assenti e privi di giustificazione ragion per cui si deve interpretare questa tattica come un distacco temporaneo atto a manifestare dissenso interno alla compagine in comando. Questi due consiglieri hanno lanciato un segnale che presumo si ripeterà nuovamente cosa che farà traballare tutto l’impalcato politico della conduzione autoritaria iniziata da tempo dalla carica di vertice. Dopo la trattazione delle questioni in analisi anche la Minoranza “Avanguardia Civile” ha abbandonato il consesso per esprimere il dissenso politico alla sterile autocrazia instauratasi. Il significato politico da attribuire a questa uscita, si caratterizza come un richiamo alle responsabilità amministrative, per cui si chiede al Sindaco in carica di voltare pagina, valutando e se del caso eliminando (oppure sostituendo) i collaboratori incapaci per poi dedicarsi esclusivamente all’attuazione del programma, senza intraprendere vie tortuose oppure divagazioni ulteriori”.

Lo stesso Benelli ha poi fatto il punto su cosa non funziona. “Ritengo che la spesa sostenuta dalle casse comunali sia ingentissima e male regimata per cui balzano agli occhi esborsi di denaro destinati a opere superflue, le riparazioni minimali sono affidate a tecnici con tanto di incarico, si largheggia con delle onerose manifestazioni musicali oppure canore che dovrebbero essere svolte solo in caso di floridezza di bilancio. Va altresì ricordato che il comune a seguito del referendum si è allargato, pertanto serve provvedere anche alle frazioni e non destinare tutti i fondi disponibili per abbellire il capoluogo piadenese. Ad esempio nella frazione di Castelfranco, nonostante la menzione nel programma politico, non si è iniziato alcun lavoro determinante e risolutivo per togliere l’abitato dal degrado strutturale”.

“Inizialmente è stato assegnato un incarico con delega al verde a un consigliere di maggioranza il quale attraverso il suo assiduo impegno ha cambiato il volto delle aree pubbliche comunali. Causa la penuria costante di fondi non ha potuto mantenere la sua costante attività per cui mancandone i presupposti ha pensato di lasciare l’incarico assunto. Già che siamo in argomento si deve rimarcare che il capo di questa amministrazione riversa su di se una miriade di cariche ed incarichi onerosi che richiedono competenza, costanza e metodo per poterli svolgere con successo. Per una esigenza di comunicazione si chiede inoltre di conoscere come vengano impiegati i fondi statali stanziati a seguito della fusione e che ammontano annualmente € 572.032, somma questa che contribuirebbe a fare di questo comune una Svizzera nel cuore della Padania”.

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