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Zammarini, il casalasco che
segna sempre alla Cremonese

Per inciso Roberto ha siglato in carriera tra serie B, serie C e Coppa Italia, 20 reti in 202 presenze. Tre di queste, di fatto un 15%, sempre alla Cremonese. E se a Roberto va ovviamente un forte in bocca al lupo per la sua carriera, a noi non resta che augurarsi di avere pronunciato proprio lunedì sera l’ultimo “Zammarini, tu quoque”. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Zammarini, tu quoque. Titolavamo così, su OglioPoNews, il 6 agosto 2018, il giorno dopo la partita di Coppa Italia, nella quale la Cremonese giocava contro il Pisa allo Zini, finendo sconfitta ai calci di rigore. Roberto Zammarini realizzava quel giorno il gol del vantaggio toscano, in un match poi finito 2-2 e terminato ai rigori. Ma alla lotteria dei penalty il Pisa era arrivato sempre grazie a Roberto, che aveva salvato sulla linea di porta un gol fatto.

Quel titolo va aggiornato, perché nel mentre Roberto ha già segnato altre due volte alla Cremonese, in entrambi i casi con la maglia del Pordenone. Nulla di strano, ogni calciatore ha una vittima preferita e tutto sommato Roberto, classe 1996, è un mediano che il vizio del gol lo ha da qualche stagione. Se non fosse che Roberto è un cremonese, pardon un casalasco, doc. Nato a Casalmaggiore, ha la famiglia che vive tra Gussola e Torricella del Pizzo.

I due gol col Pordenone sono più recenti: ma se il primo, siglato il 10 aprile in campionato in Cremonese-Pordenone, sempre allo Zini, non ha fatto male ai grigiorossi, capaci di imporsi 2-1; il secondo è una ferita ancora fresca, con quel lampo al 92’ costato due punti molto importanti in classifica per gli uomini di Pecchia.

Per inciso Roberto ha siglato in carriera tra serie B, serie C e Coppa Italia, 20 reti in 202 presenze. Tre di queste, di fatto un 15%, sempre alla Cremonese. E se a Roberto va ovviamente un forte in bocca al lupo per la sua carriera, a noi non resta che augurarsi di avere pronunciato proprio lunedì sera l’ultimo “Zammarini, tu quoque”.

Magari chissà i gol, in futuro, il mediano casalasco li segnerà con la maglia grigiorossa addosso. Una maglia che, nelle giovanili, poteva davvero indossare specie dopo il fallimento del Mantova, che ne deteneva il cartellino. Storia vecchia, ma che potrebbe aggiornarsi: averlo in rosa, in fin dei conti, è l’unico modo sicuro per non farsi fregare ancora…

G.G.

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