Viadana, minacce ai genitori per
estorcere denaro: finisce in carcere
Il giovane, dal dicembre 2020 continuava a minacciare e vessare i genitori con insistenti richieste di denaro, sempre più pressanti e minacciose, tanto da arrivare ad inveire ed intimidire madre e padre in presenza degli stessi Carabinieri, giunti sul posto a seguito di uno degli ennesimi litigi.
Sabato mattina i Carabinieri della Stazione di Viadana su delega della Procura della Repubblica di Mantova, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal G.I.P. del Tribunale di Mantova nei confronti di un ventenne, B.A., per i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
Il giovane, dal dicembre 2020 continuava a minacciare e vessare i genitori con insistenti richieste di denaro, sempre più pressanti e minacciose, tanto da arrivare ad inveire ed intimidire madre e padre in presenza degli stessi Carabinieri, giunti sul posto a seguito di uno degli ennesimi litigi.
Le attività d’indagine, coordinate dal Sostituto Procuratore dalla Procura della Repubblica titolare del fascicolo processuale e condotte dalla Stazione Carabinieri di Viadana, hanno consentito di ricostruire e cristallizzare una situazione di forte tensione e pericolo per le vittime, a causa del comportamento del giovane, il quale, al fine di ottenere denaro non esitava a mettere a soqquadro l’abitazione dei genitori ed a minacciarli.
Situazioni acuite durante l’estate scorsa con successive intimidazioni, anche alla presenza dei militari intervenuti su richiesta delle vittime, cosa che irritava fortemente il ragazzo, il quale rinfacciava ai genitori di aver avvertito le Forze dell’Ordine.
Raccolti tutti gli elementi e rappresentati all’Autorità Giudiziaria, quest’ultima ha deciso di emettere un’ordinanza di custodia cautelare verso il giovane, per il quale si sono così aperte le porte della casa circondariale di Mantova, ponendo finalmente fine ad una situazione di forte disagio per i genitori. Resta alta l’attenzione da parte della Procura della Repubblica virgiliana e dall’Arma di Mantova verso tutti i reati rientranti nel cosiddetto “codice rosso”.
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