Cronaca

San Martino dall'Argine, due fratelli
presi con mezzo chilo di marijuana

Gli occupanti dell’abitazione, due fratelli, A.M di anni 42 e L.M di anni 35, già con precedenti di polizia, venivano quindi arrestati con l’accusa di detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini della cessione

Continua senza sosta l’attività di controllo dei Carabinieri della Compagnia di Viadana finalizzata alla prevenzione e repressione di ogni forma di illegalità, con particolare attenzione ai reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nella serata di giovedì, nel corso di un servizio coordinato, al termine di una mirata attività info-investigativa svolta in collaborazione tra il Nucleo Operativo e Radiomobile di Viadana e la Stazione Carabinieri di Bozzolo veniva svolta una perquisizione all’interno di una abitazione a San Martino dall’Argine. L’abitazione perquisita non era sfuggita all’occhio esperto degli investigatori, che in più occasioni avevano notato movimenti strani e che, dopo un periodo di studio e osservazione, raccolti i necessari elementi, non esitavano a intervenire.

I militari nel corso dell’operazione rinvenivano un ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana, oltre mezzo chilo, conservata in numerosi contenitori e in alcuni casi già confezionata in dosi, alcune piante in fase di essiccazione, nonché materiale utilizzato per la pesatura ed il confezionamento.

Gli occupanti dell’abitazione, due fratelli, A.M di anni 42 e L.M di anni 35, già con precedenti di polizia, venivano quindi arrestati con l’accusa di detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini della cessione. Gli arrestati sono comparsi nella giornata di ieri di fronte al Giudice per le Indagini Preliminari di Mantova per l’interrogatorio di garanzia; il loro arresto veniva convalidato e gli stessi sono stati sottoposti a misura cautelare.

Il ritrovamento delle piante in essicazione lascia presupporre che i due arrestati coltivassero in proprio la cosiddetta erba, un comportamento questo severamente sanzionato dalle leggi attualmente in vigore e troppo spesso sottovalutato nonostante comporti gravi conseguenze di natura penale.

L’attività svolta si inserisce in più ampio scenario di contrasto alla produzione, al consumo e allo spaccio di stupefacenti pervicacemente perseguito dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Mantova con l’obiettivo di stroncare una delle piaghe che più affliggono la nostra comunità e tra quelle che più generano allarme sociale.

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