M5S, TiBre Autostradale: "Spreco di
suolo, una cattedrale nel deserto"
"Un inspiegabile spreco lungo oltre 80 km dal costo di circa 3 miliardi e che porta con sé, come un cavallo di Troia, anche l'autostrada Cremona /Mantova: l’autostrada con un buco da 1 miliardo in partenza, ossia i soldi per la tratta di 8,5 km del TIBRE in comune alle due opere"

Sono rimasti l’unica forza, dell’intero arco politico, realmente ambientalista. L’unica a non sposare l’idea delle autostrade (TiBre e consequenzialmente Cremona Mantova) che muteranno per sempre campagne e luoghi. Il Movimento Cinque Stelle ha presentato ieri, a seguito dell’appello dei presidenti delle province di Parma, Verona, Mantova e Cremona e dei 27 parlamentari di tutte le altre forze (da FdI al PD) per la realizzazione del TiBre. E’ un documento durissimo quello firmato da Alberto Zolezzi, Danilo Toninelli, Davide Zanichelli, Andrea Fiasconaro e Marco Degli Angeli.
“Il Movimento 5 Stelle – si legge – è pregiudizialmente il gruppo politico più a favore di opere per i territori in tutto l’arco parlamentare e politico locale padano. Chiediamo ai parlamentari del PD di sollecitare il Ministro Franceschini che stabloccando il raddoppio ferroviario fra Mantova, Cremona e Codogno con la scusa che vuol valutare anche il cumulo con l’autostrada (di cui non esiste progetto dopo la bocciatura del primo progetto da commissione VIA). Oggi i presidenti delle Province di Cremona, Verona, Parma, Mantova si ritroveranno per richiedere a gran voce il completamento del Tibre autostradale. Un inspiegabile spreco lungo oltre 80 km dal costo di circa 3 miliardi e che porta con sé, come un cavallo di Troia, anche l’autostrada Cremona /Mantova: l’autostrada con un buco da 1 miliardo in partenza, ossia i soldi per la tratta di 8,5 km del TIBRE in comune alle due opere. Prima di entrare nel merito, la domanda che ci nasce spontanea è se questi amministratori e rappresentanti credono veramente a quello che scrivono o se stanno semplicemente sostenendo sempre la solita malsana promessa mai mantenuta. Promessa buona per riempire di nulla le pagine dei giornali e per gonfiarsi per anni il petto in campagna elettorale . È arrivato il momento di decidere se continuare a farsi prendere in giro o iniziare ad alzare la testa. Davanti agli obiettivi di transizione ecologica, i 4 presidenti di Provincia, supportati dai portavoce nominati nel Partito Unico del cemento e delle visioni anni 80, si trovano tutti insieme appassionatamente a difesa e sostegno di tre opere miliardarie che andrebbero, al contrario, smaltite come rifiuti pericolosi: la Mantova-Cremona, la Tibre e la Cispadana, perché ciascuna sottrae 10 volte più suolo rispetto a raddoppi o potenziamenti ferroviari, peggiorando l’impermeabilizzazione del suolo e facilitando l’isolamento dei Territori. Opere che portano con sé milioni di tonnellate di scorie o rifiuti che percoleranno nelle falde e magari romperanno l’asfalto soprastante come successo con le strade infarcite di sottofondi anomali. L’autostrada Tibre attraverserà con le sue 6 corsie i colli morenici e le dolci colline di Volta Mantovana e metterà a rischio prodotti agricoli tipici e falde acquifere già violate dai cantieri TAV Brescia Padova. Con il PNRR abbiamo la possibilità di implementare raddoppi ferroviari importantissimi e sviluppare un nuova modalità di trasporto merci che liberi finalmente le nostre strade dalle migliaia di TIR che oggi rendono pericolose e intasate le arterie stradali.