Cronaca

Takashi "Paolo" Nagai, il Santo
della ripartenza: mostra in cripta

Ha sempre professato la pace fino alla sua morte sopraggiunta nel 1951, aiutando anzi la ripartenza. La stessa ripartenza che oggi cerchiamo tutti noi dopo il Covid. Eccolo, l’annuncio da Nagasaki. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Il santo di Urakami, lo hanno soprannominato. Anche se la mostra a pannelli a lui dedicata (e con approfondimenti sulla cultura giapponese) per l’organizzazione dell’Associazione Famiglie Santo Stefano e degli Amici di Takashi e Midori Nagai, aperta dal 30 ottobre all’11 novembre nella cripta del Duomo di Casalmaggiore, ha un titolo ben più evocativo, come spiega la curatrice, il medico milanese Paola Marenco: “Annuncio da Nagasaki”.

La vita di Takashi Nagai, convertitosi al Cattolicesimo col nome di Paolo nonostante il retaggio del Giappone feudale che, come mostrava molto bene il film “Silence” di Scorsese, torturava a morte chi si convertiva, è da romanzo. Medico giapponese specializzato in radiologia, è tra i pochi sopravvissuti all’atomica sganciata su Nagasaki il 6 agosto 1945, dove perse la moglie. Nonostante questo, ha sempre professato la pace fino alla sua morte sopraggiunta nel 1951, aiutando anzi la ripartenza. La stessa ripartenza che oggi cerchiamo tutti noi dopo il Covid. Eccolo, l’annuncio da Nagasaki.

G.G.

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