Cronaca

Brescia, presidio per il Chiese:
"Non pagheremo plateatico"

"Se giustamente il Comune ha azzerato le tasse per i plateatici per le varie attività commerciali, non capiamo perché vorrebbe farci pagare l’area del presidio. La tariffa è assolutamente sproporzionata, se la confrontiamo con l’affitto di un monolocale in città, ma qui siamo su un plateatico all’aperto e senza alcun servizio"

Tredici euro al giorno, per un Gazebo 3×3 per ripararsi dal freddo. Questa la tariffa richiesta al Presidio Popolare di protesta e informazione in atto dal 9 agosto sull’ingresso principale della Prefettura di Brescia a difesa del Chiese e del suo lago d’Idro e contro il depuratore del Garda e l’intenzione di far confluire i reflui proprio nel fiume. 400 euro al mese che i presidianti non sono disposti a pagare. “Ci è stato comunicato – spiegano i presidianti – che per poter posizionare un Gazebo di 3×3 metri dovremmo pagare 13 euro e rotti al giorno, che loro calcolano sui 24 metri dell’area da noi presidiata da ormai 82 giorni, e questo vuol dire una specie di tassa che assomiglia a un affitto di 400 euro al mese per presidiare un plateatico di 24 metri quadrati. Noi dinanzi a questa condizione, non vogliamo pagare. Il nostro Presidio è di 5 formazioni sociali no-profit che formalmente non c’entrano nulla con Partiti e movimenti politici. Se giustamente il Comune ha azzerato le tasse per i plateatici per le varie attività commerciali, non capiamo perché vorrebbe farci pagare l’area del presidio. La tariffa è assolutamente sproporzionata, se la confrontiamo con l’affitto di un monolocale in città, ma qui siamo su un plateatico all’aperto e senza alcun servizio”.

Intanto la protesta andrà avanti. “Di fronte alla corale e totale volontà dei volontari del nostro presidio di opposizione e protesta, che nel corso di ben due pubbliche assemblee tenutesi nel corrente mese ha espresso la volontà di proseguire a fianco dell’ingresso principale della Prefettura di Brescia, data la stagione fredda e pertanto pericolosa per la salute dei presidianti che a turno si danno il cambio nell’arco delle 24 ore di ogni giorno, il nostro Comitato di coordinamento ha agito anche per poter posizionare una consona copertura, ovvero un Gazebo o altro, e lo abbiamo da subito comunicato direttamente al Questore, che ci ha ricevuto per parlare direttamente con noi più volte. In Prefettura, per gestire questa nuova situazione, hanno costituito un Tavolo istituzionale tra Prefettura, Comune di Brescia e Provincia di Brescia, e questo Tavolo alla nostra presenza si è riunito due volte per risolvere la questione Gazebo. Dal Tavolo istituzionale è emersa la disponibilità del Comune di poter posizionare un Gazebo da 3×3 metri nell’area di 8×3 che dal giorno 9 agosto stiamo presidiando, con un esplicito riconoscimento della Questura che da noi non è mai venuto alcun disturbo alla quiete pubblica, in cambio del posizionamento da parte nostra dei vari striscioni e cartelli su appositi pannelli che si reggono autonomamente equindi non più attaccati al muro del Palazzo Broletto. Il nostro Comitato ha accettato questa condizione, per poter posizionare un Gazebo, e ieri abbiamo formalizzato la domanda, alla quale già precedentemente avevamo inviato uno schizzo della piantina di come dovrebbe divenire il nostro Presidio nelle prossime settimane della stagione fredda”.

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