San Martino, Renoldi: "Aumento
tassa rifiuti non dipende da noi"
"I calcoli sono stati rivisti sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche, e ci sono ben pochi margini decisionali per i singoli Comuni. Ci rendiamo conto che ogni aumento non è simpatico, anche noi amministratori pagheremo di più"
La tassa rifiuti è aumentata, ma l’Amministrazione non c’entra niente. In genere è l’Amministrazione ad essere poi soggetto delle critiche, ma il primo cittadino di San Martino dall’Argine Alessio Renoldi prova a spiegare il perché di quei soldi in più che hanno generato critiche e malumori. “In questi giorni – spiega il primo cittadino – sta uscendo la tassa rifiuti e come si potrà notare, ci saranno degli aumenti, anche sostanziosi. È giusto specificare però che questi aumenti non dipendono da decisioni comunali, come qualcuno ha già sentenziato. Non un solo Euro in più è dovuto a scelte comunali. Da cosa sono causati allora? Ci sono più motivi purtroppo, ne elenco solo alcuni: l’aumento delle materie prime e di tutta la filiera, fino a quelli dei trattamenti e dello smaltimento finale. Alcuni materiali, come il secco, il legno, gli inerti o gli ingombranti, hanno subito rincari esorbitanti in soli 2 anni, raddoppiando o triplicando gli importi. I maggiori costi del servizio già rilevati nel corso del 2020 non avevano trovato riscontro nelle tariffe 2020 in quanto il Comune è andato in continuità tariffaria 2019. Il Comune nel 2020 ha quindi coperto i maggiori costi tramite fondi propri o messi a disposizione dallo Stato a seguito della situazione emergenziale pandemica, ma dal 2021 l’effetto ha trovato evidenza. Maggiori costi per i servizi speciali di raccolta rifiuti per positivi o contatti di positivi. Dal 2020 le tariffe devono essere calcolate seguendo le nuove regole dettate da ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), e questo ha comportato diversi cambiamenti. I calcoli sono stati rivisti sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche, e ci sono ben pochi margini decisionali per i singoli Comuni. Ci rendiamo conto che ogni aumento non è simpatico, anche noi amministratori pagheremo di più, non solo i cittadini, ma pandemia e cambiamenti normativi di carattere nazionale non erano previsti e insieme hanno causato aumenti generalizzati che poi si sono riversati su tutti noi“.
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