Giuseppe Torchio: "Raddoppio
ferroviario non più rinviabile"
La questione ferroviaria assume grande rilevanza per l’assolvimento di un obbligo legato ad un servizio primario ed essenziale per le comunità locali.
Un raddoppio, quello ferroviario, atteso da tempo. E la sensazione che, a prescindere dal soggetto in campo, la considerazione per le comunità locali sia scarsa, o nulla. Serve fare, e fare in fretta. Continua a battersi, Giuseppe Torchio, affinché le cose si facciano, e continuano a chiedere considerazione i comuni sulla linea ferroviaria. Il primo cittadino di Bozzolo si fa interprete dei disagi.
“La questione ferroviaria assume grande rilevanza per l’assolvimento di un obbligo legato ad un servizio primario ed essenziale per le comunità locali.
La qualità del servizio in termini di rispetto orario e di garanzia di presenza sia nelle scuole che nei posti di lavoro è andata, via via, riducendosi mentre sono aumentati i disagi e le perdite a livello di regolarità delle frequenze scolastiche in presenza e in orario e le penalizzazioni retributive dei lavoratori dipendenti.
Specularmente sono aumentati i disagi a tutta l’utenza per la prolungata chiusura dei passaggi a livello, situazione più volte denunciata non solo sulla Mantova-Cremona-Codogno ma anche sulle altre tratte quali la Mantova-Verona fino ad assommare chiusure dei passaggi a livello anche per oltre cinque ore al giorno.
Da più parti si è rilevato che la immissione su linee ad un solo binario di un numero crescente di convogli merci, abbia contribuito a complicare la già difficile condizione dell’utenza automobilistica e, più in generale, di tutta la mobilità extra ferroviaria con attese anche di quasi mezz’ora ai passaggi a livello da parte del servizio sanitario (ambulanze).
Il disservizio ferroviario ha comportato il ricorso, da parte di diverse famiglie, al servizio di autotrasporto privato, con autopullman, a parità di tariffe con quello ferroviario, ma con garanzia di rispetto degli orari di frequenza scolastica.
Di fronte a tale situazione del tutto anomala è necessario garantire nei tempi previsti il raddoppio ferroviario Mantova-Cremona-Codogno, recuperando i ritardi nella programmazione e realizzazione delle opere necessarie ed accogliendo le pertinenti richieste inoltrate dagli enti locali.
Al riguardo va sostenuto l’impegno delle Provincie per il coordinamento tecnico politico degli enti e delle forze economiche locali, con Parlamentari, Consiglieri Regionali, Regione, RFI, per definire con il Commissario Straordinario nominato dal Governo, tempi certi per accogliere le richieste imprescindibili espresse a livello territoriale e per l’inizio dei lavori che sta subendo rinvii e per l’attivazione di misure adeguate quali i servizi sostitutivi per il trasporto delle persone e per gli effetti dirompenti del conseguente trasferimento del trasporto merci sul debolissimo sistema stradale territoriale.
La chiusura, teoricamente prevista per un triennio, del tratto tra Mantova e Bozzolo, seguendo analoghe vicende infrastrutturali legate alla realizzazione della Tav, ha registrato, in passato, tempi notevolmente superiori.
È, pertanto, necessaria ed urgente la definizione di tempi certi per la realizzazione dell’opera, aldilà di amletici silenzi dei nuclei di valutazione del Ministero dell’Ambiente.
A seguito della realizzazione del primo tratto degli interventi di potenziamento della linea ferroviaria Brescia-Parma fino a Ghedi e della volontà di Parlamento e Governo in ordine alla fattibilità dell’elettrificazione del potenziamento dell’intera tratta, è necessario garantire l’inserimento dell’opera nel piano degli interventi governativi, a completamento dei collegamenti con la portualità tirrenica, gli investimenti sulla Pontremolese e i raddoppi ferroviari del versante tirrenico onde garantire i necessari sbocchi al secondo polo industriale siderurgico a livello nazionale, posto nelle realtà del territorio padano e bresciano.
La questione del corridoio plurimodale europeo Tirreno-Brennero non può prescindere dal completamento degli interventi legati al Tibre ferroviario che attraversa l’Oltrepo Mantovano per giungere a Verona, argomento di primaria importanza, legato alla realizzazione del quadro degli interventi previsti“.
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