Cultura

Zibello, i Fossili e le Storie
Naturali di Persico protagonisti

Infine l’occasione è stata anche utile per rilanciare una proposta, più volte sollecitata per altro dall’Eremita del Po affinchè si arrivi a creare una rete di musei del fiume, tra Emilia e Lombardia, per una promozione globale dei territori rivieraschi e delle loro eccellenze

Sotto il portico del Palazzo Pallavicino di Zibello, per la rassegna letteraria Books on the rocks, promossa dalla locale Pro loco e ideata dalla scrittrice locale Rosalba Scaglioni, sono stati presentati i libri Storie Naturali e I Fossili delle alluvioni (editi entrambi da Delmiglio) di Davide Persico, professore di paleobiologia e museologia naturalistica all’Università degli studi di Parma e sindaco di San Daniele Po dove ha fondato il Museo paleoantropologico del Po. Insieme all’autore sono intervenuti l’Eremita del Po, Paolo Panni, e la coordinatrice della rassegna, Rosalba Scaglioni. E’ stata una occasione, ancora una volta, per parlare degli importanti ritrovamenti fossili effettuati in questi anni su entrambe le sponde del fiume e delle storie spesso originali che li hanno accompagnati. Tra le novità il fatto che, in epoche remote, proprio nella zona compresa tra Zibello da una parte e Motta Baluffi dall’altra potesse vivere una vera e propria mandria di bisonti: questo a fronte dei numerosissimi ritrovamenti fossili effettuati nel tempo. E’ stata anche l’occasione per invitare, ancora una volta, tutti, a conoscere le spiagge e le rive del fiume (naturalmente in sicurezza e possibilmente mai da soli) consegnando sempre eventuali ritrovamenti fossili effettuati agli Enti competenti (con preferenza, diciamola tutta, per il Museo Paleoantropologico del Po di San Daniele Po), non solo perché lo prevede la legge (è utile ricordare che detenere reperti fossili o archeologici nelle proprie abitazioni è un reato e può dar luogo a grane legali non piccole) ma, ancora di più, perché ogni singolo ritrovamento, anche il più piccolo, per tutta quella serie di dati che è in grado di offrire, può essere di grande utilità per la ricostruzione dettagliata della storia, e della preistoria, dei nostri territori. Un appello che è rivolto a tutti, indistintamente. Infine l’occasione è stata anche utile per rilanciare una proposta, più volte sollecitata per altro dall’Eremita del Po affinchè si arrivi a creare una rete di musei del fiume, tra Emilia e Lombardia, per una promozione globale dei territori rivieraschi e delle loro eccellenze.

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