Trasporto, una decina di
conducenti non vaccinati
A denunciare la situazione è Yuri Brocchieri, segretario di uno dei sindacati di settore, Usb, che si annovera a sua volta tra gli sprovvisti di certificazione verde.
Sono una decina i conducenti di Arriva, a Cremona, ad essere sprovvisti di Green Pass: situazioni con cui l’azienda deve fare i conti per riuscire ad offrire un servizio senza troppe lacune. Di questi, un paio non faranno neppure il tampone, e resteranno a casa fino alla fine di dicembre. A denunciare la situazione è Yuri Brocchieri, segretario di uno dei sindacati di settore, Usb, che si annovera a sua volta tra gli sprovvisti di certificazione verde.
“Come organizzazione siamo favorevoli al vaccino, ma contrari all’obbligo di Green Pass” evidenzia. “Non si può impedire alle persone di andare a lavorare. Ed è assurdo anche che non garantiscano la gratuità dei tamponi: noi non vaccinati spenderemo circa 200 euro al mese di tamponi, nonostante il prezzo calmierato di 15 euro”.
Senza contare la difficoltà nel riuscire a prenotare un tampone, perché le farmacie sono letteralmente prese d’assalto: lo stesso Brocchieri è riuscito a trovare un posto dopo aver contattato una decina di farmacie. Ma non tutti ce l’hanno fatta, quindi qualcuno dei dipendenti dovrà restare a casa finché non riuscirà ad effettuare il proprio controllo. “Credo sia una situazione assurda, anche perché il green pass non certifica la negatività della persona, cosa che invece fa il tampone. Così come è assurdo che noi siamo obbligati ad avere il certificato, mentre chi sale sugli autobus come passeggero no. E anche tra i vaccinati, non c’è la certezza che non abbiano contratto il virus” conclude Brocchieri.
Intanto da Arriva Italia arrivano rassicurazioni in merito al lavoro in corso per mettere una pezza ad eventuali assenze. “Stiamo svolgendo tutte le attività preventive e gli interventi possibili per evitare disservizi sul trasporto pubblico locale” evidenzia l’azienda, che rende però noto come non sia possibile “escludere disagi sulla regolarità del servizio”.
L’azienda nei giorni scorsi “ha provveduto a informare tempestivamente i propri dipendenti degli adempimenti necessari per svolgere il servizio (obbligo di Green Pass), e si è attivata per implementare al proprio interno le misure organizzative richieste nel rispetto del Decreto” sottolineano ancora da Arriva.
La Società ha inoltre avviato tutte le procedure necessarie per effettuare i dovuti controlli e “ha emesso un ordine di servizio nei confronti dei conducenti, in cui richiede di comunicare periodicamente lo stato di validità del Green Pass”. I conducenti che non saranno in possesso della documentazione necessaria “verranno sospesi senza diritto di retribuzione perché assenti ingiustificati”.
Laura Bosio