Tronchi nel Po, tavolo tecnico
Prefetto: "Procedura univoca"
Il problema aveva riguardato, in particolare, la marea di tronchi che si erano riversati nel fiume, andando a creare non pochi disagi soprattutto agli attracchi.
Individuare una procedura univoca che, soprattutto in caso di manovra delle paratoie della diga di Isola Serafini, anche nelle situazioni di bassa portata del Fiume, preveda una puntuale fase informativa indirizzata alla Prefettura, alla Provincia, ai Comuni, all’Aipo e alle Società canottieri: queste le indicazioni emerse durante la riunione svoltasi giovedì in Prefettura e coordinata dal Prefetto, Vito Danilo Gagliardi, indetta a seguito dei disagi creati dalla piena del fiume Po dei giorni scorsi. Il problema aveva riguardato, in particolare, la marea di tronchi che si erano riversati nel fiume, andando a creare non pochi disagi soprattutto agli attracchi.
“Sebbene l’evento del 6 ottobre rientrasse nei limiti delle soglie di sbarramento – superati i quali si attiva lo stato di allerta e trovano piena applicazione le mirate disposizioni delle Direttive nazionali e del relativo Protocollo -, il Prefetto, nel condividere le preoccupazioni dei Sindaci, ha chiesto una maggiore attenzione per le fasi non di emergenza, laddove, per circostanze straordinarie, la piena del Po, portando a valle il materiale flottante raccolto lungo il percorso, possa provocare situazioni di pericolo, anche solo potenziali, per le persone e per le strutture installate in prossimità degli argini” evidenziano dalla prefettura.
Di conseguenza, è stata disposta l’attivazione immediata di un Tavolo tecnico, coordinato dalla Prefettura, cui parteciperanno, oltre ad Enel Green Power, gli Enti a diverso titolo competenti sulla gestione del fiume Po e dei relativi argini, che, riunendosi in più occasioni, elaborerà un Documento operativo condiviso, ad integrazione del Protocollo già previsto per la fase emergenziale.
“È di fondamentale importanza definire precise linee guida per la condivisione delle notizie e di ogni elemento di interesse, specie in situazioni straordinarie come quella del 6 ottobre scorso, affinché ciascun Ente, per la propria parte, possa adottare le opportune misure di messa in sicurezza, considerando la presenza, a tratti anche significativa, lungo il Fiume dei pescatori e degli atleti, che potrebbero trovarsi in serio pericolo in caso di una corrente colma di detriti, ma sotto i livelli di emergenza” conclude la nota della Prefettura.
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