Covid, 15 ricoverati in
ospedale, il 75% non vaccinati
Il vaccino non deve però far calare l’attenzione sulle normative sanitarie, come il distanziamento e l’uso della mascherina, che “sono utili anche per evitare le epidemie influenzali".
“Vedere che ancora ci sono persone che non si vaccinano, nonostante tutti abbiamo avuto almeno un amico o un parente colpito dal Covid, mi lascia perplesso”: a dirlo è stato il dottor Angelo Pan, ospite della trasmissione Ore 12, che ha fatto il punto della situazione. “Oggi il vaccino è l’unica nostra arma contro il virus, e se non l’avessimo avuta oggi ci troveremmo a dover affrontare nuovi lockdown”.
L’appello del primario dell’unità operativa di Malattie Infettive dell’Ospedale di Cremona è sempre lo stesso: “La pandemia non è finita. Ci sono sempre 40 morti ogni giorno, 1300 al mese. Complessivamente in Italia abbiamo raggiunto le 130mila vittime, e ricordiamo che quelle civili della seconda guerra mondiale furono 150mila. sono numeri pesanti e che non vanno sottovalutati”.
Per questo, secondo il medico, “è necessario andare avanti in questa direzione, vaccinare chi ancora non lo è e puntare sulla terza dose per chi ne ha bisogno”. Ma soprattutto oggi la vera emergenza è riuscire a “vaccinare le popolazioni in via di sviluppo, dove il virus circola ancora liberamente” avverte Pan. “E questo porta al rischio di nuove mutazioni, più aggressive”.
In ospedale sono 15 le persone ricoverate a causa del Covid (comunque in aumento, considerando che una ventina di giorni fa erano 5), di cui il 75% non vaccinate. “Chi ha ricevuto il vaccino contrae soprattutto infezioni lievi”. Gli effetti collaterali? “Certo, ci sono, come per qualsiasi farmaco, persino la tachipirina. Ma sono pochi, considerano che a livello planetario si sono somministrate oltre 6,5 miliardi di dosi. Ormai non si può neppure più dire che su questi vaccini ci sono poche informazioni, perché abbiamo un quantitativo enorme di dati”.
Il vaccino non deve però far calare l’attenzione sulle normative sanitarie, come il distanziamento e l’uso della mascherina, che “sono utili anche per evitare le epidemie influenzali. Basti pensare che l’anno scorso grazie alle mascherine non è stato identificato nessun caso di influenza, e anche quest’anno per ora non ne abbiamo” conclude l’infettivologo.
lb