Salute

Il Centro San Restituto nuova
Casa di Comunità? La proposta

Il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio ha dunque scritto a Mara Azzi, nuovo direttore generale dell’ASST di Mantova, per chiedere quanto meno un sopralluogo alla struttura, che con 820 metri quadrati può risultare ideale per diventare Casa di Comunità.

Ora che la riforma regionale della sanità si sta facendo strada, c’è chi prova a proporre idee per non “mandare al macero” strutture seminuove o comunque funzionanti. E’ il caso del Centro Medico San Restituto, che a Bozzolo è ormai inattivo da due anni. Nato per ospitare i medici di base e la medicina specialistica, il Centro non è mai riuscito a decollare e due anni fa ha cessato l’attività dopo il mancato rinnovo della convenzione.

Adesso però potrebbe rivivere come Casa di Comunità, una delle strutture intermedie che la riforma sanitaria intende sostenere e creare nei centri medio-piccoli, per coprire meglio il territorio (esigenza evidenziata in modo chiaro durante la pandemia, con la carenza della cosiddetta medicina territoriale).

Il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio ha dunque scritto a Mara Azzi, nuovo direttore generale dell’ASST di Mantova, per chiedere quanto meno un sopralluogo alla struttura, che con 820 metri quadrati (600 dell’area più 220 del Consultorio che è stato trasferito al Pot dell’ospedale Don Primo Mazzolari), può risultare ideale per diventare Casa di Comunità. Anche perché il comune ha già provveduto alla manutenzione e alla sostituzione degli infissi in questi mesi di inattività.

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