Pomodoro, campagna 2021 ottima:
trasformate 3 milioni di tonnellate
“La campagna del pomodoro da industria – commenta l’assessore Mammi - è andata molto bene per quantità e qualità: una buona notizia per le imprese agricole che hanno conferito il prodotto. Ringrazio l’Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria per l’importante lavoro di coordinamento"
Una campagna del pomodoro da industria molto positiva. Questo il bilancio che l’Organizzazione interprofessionale OI Pomodoro da industria del Nord Italia ha tracciato ospitando, per un incontro con tutta la filiera in sede a Parma, l’assessore regionale all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna Alessio Mammi.
I dati
Nel Nord Italia le superfici destinate a pomodoro nel 2021 sono state di 38.621 ettari, di cui il 70% in Emilia-Romagna, con trasformazione in 25 stabilimenti.
La campagna di raccolta è attualmente alle fasi conclusive con un risultato ottimo, nonostante le grandinate di fine luglio, viste le 3.085.000 tonnellate di materia prima consegnate ad oggi con una resa in campo eccezionalmente alta di circa 80 tonnellate/ettaro a fronte di un dato medio quinquennale di 71,3 tonnellate/ettaro. Una campagna caratterizzata anche da un’ottima qualità organolettica con 4,9° brix ed un eccellente risultato in colore. Ciò si traduce in un alto pagamento agli agricoltori da parte dell’industria.
L’analisi
“A favorire questo risultato – commenta Tiberio Rabboni, presidente dell’OI – sono stati due fattori determinanti: il clima decisamente favorevole ed il buon funzionamento della programmazione produttiva concordata fra Organizzazioni produttive e Imprese di trasformazione ad inizio anno. Ciò ha consentito di raccordare l’offerta di materia prima con quanto richiedono i mercati e organizzare al meglio i trapianti per allungare il periodo di campagna evitando la concentrazione di maturazione in agosto con le conseguenti difficoltà di consegna e trasformazione. La programmazione, strumento scelto da una filiera paritaria e autogovernata, dovrà essere consolidata e perfezionata nel 2022, annata in cui si faranno i conti con una domanda di prodotto differente”.
I temi affrontati
Diverse le questioni sul tavolo per un confronto tra la filiera e la Regione. Tra i temi quello della gestione idrica con la richiesta dell’OI di mettere in sicurezza l’approvvigionamento irriguo attraverso l’adeguamento delle infrastrutture esistenti e la creazione di nuovi invasi, nonché il reinserimento della finanziabilità dell’irrigazione a goccia nella OCM, Organizzazione Comune di Mercato UE ortofrutticola. Sul fronte della Ralstonia solanacearum l’OI ha chiesto di stipulare un protocollo di intesa con la Regione per il finanziamento della ricerca e sperimentazione per il contrasto della batteriosi. Infine sul fronte del Piano strategico nazionale della Pac l’OI ha chiesto di supportare la conferma, da parte dell’Italia, dell’aiuto accoppiato per il pomodoro, mantenendolo con dotazioni finanziarie che consentano un allineamento con gli aiuti accoppiati ad ettaro che Spagna e Portogallo riconosceranno ai loro produttori di pomodoro, e di prevedere che nell’ambito
degli “ecoschemi” della nuova Pac, e dei relativi pagamenti aggiuntivi, venga dato rilievo alla produzione integrata e alla produzione biologica.
Il commento dell’assessore Mammi
“La campagna del pomodoro da industria – commenta l’assessore Mammi – è andata molto bene per quantità e qualità: una buona notizia per le imprese agricole che hanno conferito il prodotto. Ringrazio l’Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria per l’importante lavoro di coordinamento svolto durante l’annata attraverso azioni di organizzazione tra le imprese e i produttori. L’industria del pomodoro è un’eccellenza importante per l’Emilia-Romagna che continueremo a sostenere, in particolare attraverso progetti di ricerca per il contrasto alla Ralstonia e altre fitopatie. Il nostro impegno si concentrerà anche nell’azione di coordinamento sulla messa a punto dell’approvvigionamento idrico, un tema importante e significativo per l’agricoltura e per questo settore. In questa fase storica di cambiamenti climatici, il valore dell’acqua e la sua tenuta e distribuzione in ambito agricolo è fondamentale. Siamo in attesa degli sviluppi che riguarderanno i progetti idrici nell’ambito dei finanziamenti del PNRR, e Regione Emilia- Romagna anche attraverso i Consorzi di Bonifica garantirà la sua parte”.
Cristian Calestani