Via Mazzini, la difficile battaglia
di Valentina (contro gli idioti)
Servirebbero maggiori controlli e forse qualche ramanzina in più. E pure qualche sognatrice attenta in più, come Valentina, che non si volta dall'altra parte
Ci prova – nel suo piccolo – a tenere pulita la via. Non sarebbe suo compito, ma quando capita lo fa. Perché le dà rabbia vedere rifiuti abbandonati in una delle vie più belle e caratteristiche di Casalmaggiore, via Mazzini, il lungo viale che conduce alla stazione. Abita poco distante, ma a quella strada è legata. Valentina, oltre a raccogliere i rifiuti li fotografa, in una sorta di raccolta dell’orrido che incontra.
“Abito nei dintorni – ci racconta – e mi è capitato di raccogliere più volte per strada l’ampia mole di rifiuti che i passanti lasciano sui marciapiedi e ai loro lati. È davvero incredibile in quanto tutto quello che viene tolto si riformi in tempi brevissimi, deturpando la bellezza della via. C’è sempre davvero un po’ di tutto, spesso faccio delle foto perché rimango senza parole. Credo servirebbero dei cartelli per scoraggiare l’inciviltà di alcuni, o forse di molti. Un giorno ho addirittura trovato un’intera confezione di birre, ancora nel loro vassoio di cartone, ovviamente tutte vuote. C’è poi anche chi lascia interi sacchi di rifiuti di casa propria davanti alla stazione”.
Un malcostume purtroppo difficile da estirpare, ancor di più se non si ricorre a sanzioni. “Purtroppo le primavere pulite che vengono organizzate una volta all’anno, a causa del poco rispetto per il nostro ambiente, dovrebbero essere una al mese”.
Valentina, oltre ad essere appassionata di animali, non riesce a voltarsi dall’altra parte, e ci ha contattati affinchè lanciassimo l’appello. Ad usare i cestini, ma quel che più conta, ad usare la testa. Noi lo facciamo, come ogni volta, sicuri che servirà a ben poco: difficile chiedere di utilizzare la testa a chi non ne è dotato o a chi, quantomeno, ha già mostrato di non saperla utilizzare. Servirebbero maggiori controlli e forse qualche ramanzina in più. E pure qualche sognatrice attenta in più, come Valentina, che non si volta dall’altra parte.
N.C.