Dosolo, col Circolo Gulliver
tutta la poesia del cinema
Si dice spesso che la vitalità di un paese la si misura dalle proprie proposte culturali. Dosolo - a partire dal Gulliver - è un paese vivo. Un paese che si muove, che resiste. GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me (Immanuel Kant)
Una piccola stanza, arredata con stile. Uno stile semplice, di piccole cose che ti abbracciano. Manca la macchina del caffé. C’era prima della pandemia, serviva alle quattro chiacchiere prima di entrare in sala. Perchè qualcuno con cui scambiare quattro chiacchiere lo trovavi sempre. 18 anni dopo, i folli del Circolo Culturale Gulliver, sono ancora qui. Non tutti, qualcuno è cambiato e i ragazzi di un tempo sono un po’ cresciuti. Qualcuno s’è perso per strada, altri sono subentrati. Ma l’entusiasmo, la voglia di fare proposte e quella di proporre un cinema lontano dall’ansia del botteghino e più vicino alla nobiltà e alla purezza, un cinema che abbia ancora qualcosa da insegnare è rimasta la stessa. Come è rimasta la stessa voglia di elaborare percorsi, proposte culturali che vadano al di là dello stesso cinema.
Si dice spesso che la vitalità di un paese la si misura dalle proprie proposte culturali. Dosolo – a partire dal Gulliver – è un paese vivo. Un paese che si muove, che resiste.
La sala è piccola, è il cinema di paese. Di quelli che non esistono quasi più. Abbattuti dai costi, dalle fredde multisale in cui la pellicola è un oggetto di consumo e la gente viene, guarda e scappa spesso senza neppure il tempo di due chiacchiere, di un caffé con chi ti si siede accanto.
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Dosolo resiste. “Il Circolo Culturale Gulliver – è questa la presentazione che fanno di loro stessi – che si è timidamente formato a partire dal lontano inverno tra il 2003 e 2004 su precisa sollecitazione dell’Amministrazione comunale in carica allora, ha fin da subito rappresentato una sicura sfida. Persone diverse per estrazione culturale, professione e sensibilità hanno scelto di cooperare affinché l’intera collettività potesse, dopo anni di chiusura, riappropriarsi degli spazi del cinema-teatro comunale di Dosolo. L’impegno è stato immediato: conoscersi, organizzarsi, darsi uno statuto, un nome, un logo ha richiesto circa qualche mese di conseguenza il Circolo è nato legalmente i nel 2004. Da allora, il direttivo ha continuato a registrare tra i suoi componenti andirivieni, perdite, aggiunte, come solitamente accade in ogni associazione. Il tempo però non è mai trascorso né stancamente né inutilmente dal momento che il fine di tutti è sempre stato quello di accrescere le iniziative come pure la qualità delle stesse. Gulliver è diventato un piccolo caleidoscopico osservatorio da cui poter guardare e guardarsi per poter scorgere in se quelle potenzialità che difficilmente, per molti di noi, avrebbero potuto essere messe a disposizione dell’intera collettività. Dalle origini ad oggi Gulliver continua la propria ricerca, prestando fede alla sua sola vera missione, cioè quella di circolo culturale, così come semplicemente recita l’articolo 2 dello statuto: Il Circolo ha lo scopo di promuovere la cultura mediante: proiezioni cinematografiche, rappresentazioni teatrali, concerti, dibattiti, incontri con esperti, produzione di materiali audiovisivi, mostre,installazioni artistiche, pubblicazioni e organizzazione di percorsi formativi. Il Circolo è apartitico e non ha scopo di lucro”.
Le amministrazioni, da quel lontano 2003, sono cambiate ma tutte hanno ritenuto importante quello spazio, quelle proposte, quel cinema. Tutte, più o meno, hanno cercato di aiutare. Così come i piccoli commercianti, le attività del paese, le imprese che contribuiscono a tenere vivo quell’ambiente ricco ormai di storia, di poesia, di proposte. Alla cassa, ieri sera, la presidentessa del Circolo, Lucia Anselmi. E’ con lei che abbiamo fatto una chiacchierata.
“Siamo ripartiti il prima possibile, il 2 di ottobre – ci racconta – con una bella e ampia programmazione cinematografica. Con ottobre abbiamo preso alcuni titoli da Venezia e poi, come stasera (ieri, per chi legge, ndr) proiettiamo alcuni film documentari collegati alla musica come Ezio Bosso e poi avremo De André. Le attività del Gulliver sono iniziate sicuramente con l’attività cinematografica, e poi con la speranza di apliare i posti in sala, vorremmo ripartire con le nostre attività sia di musica con i concerti che con il teatro. Purtroppo anche quest’anno non riusciamo ad organizzare il Festival dei Corti che per noi è sempre stata una vetrina molto importante sul territorio in quanto la sala rimane limitata all’80% della capienza quindi non ci permette di poter accogliere più registi del territorio, ma non solo perché negli ultimi anni avevamo ampliato il panorama un po’ in tutta Italia. Speriamo con il prossimo anno di rimetterci in pista su questo versante e di riaprire al Festival dei Corti”.
Del Circolo Gulliver si può diventare soci, e non solo se residenti a Dosolo. “Con la tessera dei soci si dà un contributo ed un sostegno a tutte le attività che noi facciamo. Ricordo che siamo tutti dei volontari che ormai da diciotto anni su questo territorio cercano di portare cultura, pluralità di linguaggi, in questo contenitore che ormai consideriamo come una casa non solamente nostra ma di tutti quelli che vogliono partecipare. Diventando un socio attivo si possono portare anche le proprie idee all’interno del Circolo. Il Circolo è fatto delle persone che attivamente partecipano alle riunioni, portando le proprie passioni, le proprie idee condividendole all’interno del gruppo e quindi anche innovando quella che può essere la programmazione cinematografica. Negli ultimi anni, ad esempio appassionati di teatro hanno portato artisti di teatro o persone appassionate di musica ci hanno fatto aprire ai concerti”.
Come si riesce a finanziare il tutto? “E’ stato un percorso molto lungo, siamo partiti piano piano, e sul territorio non solo dosolese ma anche limitrofo siamo diventati un punto di riferimento. Gli spettatori negli anni sono aumentati e questo ha permesso anche l’ampliamento di un’offerta che facciamo anche di programmazione. Un tempo, per esempio, facevamo solo due proiezioni settimanali, adesso ne facciamo tre. Abbiamo anche degli sponsor, anche artigiani o piccoli imprenditori, i commercianti del paese che ogni anno danno un piccolo contributo più ovviamente l’amministrazione comunale che poche settimane fa ci ha rinnovato il suo sostegno con la convenzione che firmiamo ogni tot di anni, e quest’anno è stata prolungata di ulteriori cinque anni, e questo ci lascia una bella prospettiva di progettualità”.
E’ difficoltosa una programmazione annuale? “E’ sempre difficoltoso. Anche con l’avvento del digitale, che avrebbe dovuto darci una fruizione più libera dei titoli dei film, le case di distribuzione, anche se non esiste più l’inconveniente della pellicola con le 100, 200 copie per film che andavano magari nelle sale e nei paesi o nelle città più grandi, ugualmente a volte è complicato reperire i film. Grazie anche un po’ alla nostra tenacia nel crescere con il pubblico, ultimamente anche i distributori si sono accorti di questo piccolo cinema che ha mantenuto una sua continuità. Anche in questi due anni di pandemia abbiamo sempre tenuto aperto quando era possibile, ed elaborato proposte, a differenza delle grandi multisale che sono restate sempre chiuse non avendo altre proposte da fare. La questione è che lì c’è di più anche un senso di ritorno economico, noi puntiamo più sulla socialità, come gestire lo spazio come spazio di convivialità. speriamo che la grande distribuzione anche di questa cosa tenga conto. Facciamo anche educazione al cinema: se non ci fossero queste piccole sale sul territorio diventerebbe anche difficile educare alla cinematografia e al cinema che deve essere visto in sala”.
La programmazione di questo mese è davvero di qualità. Sabato 9 ottobre ore 21.15 e domenica 10 ottobre ore 17.30 e 21.15, Tre Piani, di Nanni Moretti. sabato 16 ottobre ore 21.15 e domenica 17 ottobre ore 17.30 e 21.15, Dune, di Denis Villeneuve. Sabato 23 ottobre ore 21.15 e domenica 24 ottobre ore 17.30 e 21.15, Il gioco del Destino e della Fantasia, regia di Ryusuke Hamaguchi, martedì 26 ottobre ore 21.15 e mercoledì 27 ore 21.15, De Andrè # De Andrè – Storia di un impiegato, regia di Roberta Lena. Sabato 30 ottobre ore 21.15 e domenica 31 ottobre ore 17.30 e 21.15, I nostri Fantasmi, regia di Alessandro Capitani. Sotto vi mettiamo i trailer, affinché possiate vederli e magari prenotare il vostro posto, a pochi passi da casa.
Il cinema di Dosolo è uno di quei luoghi del cuore di cui – come tutte le cose belle – se siete amanti del cinema, della musica, del teatro, delle mostre e della cultura in genere, non potrete fare a meno. Non aspettatevi le comodità delle multisale, le millemila cose da consumare veloci, le mille luci. A Dosolo, al Cinema Comunale Italia di via Cerati, 19 troverete solo immagini, e musica, e luci fioche, e qualche ricordo, e tanta melanconica poesia. E voci, e un paio di sorrisi, ed anime erranti che a volte si fermano. E domani, quando la pandemia sarà alle spalle, magari anche una piccola sala in cui fermarsi un poco ed un caffé. Molto più di quello che potrete trovare in qualunque multisala e in ogni altrove. Qualcosa per stare bene. Dosolo resiste insomma: grazie a dio…
Nazzareno Condina
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