Cultura

Archeologia, i viadanesi Sergio e
Antonio Anghinelli Consoli Onorari

per questa loro attività la Soprintendenza Archeologica della Lombardia li ha nominati “Ispettori Onorari”.

L’archeologo è un po’ come l’astronauta perché molti bambini sognano entrambi i lavori vedendoli quasi come delle rockstar, quasi un’astrazione, salvo che il primo guarda al passaro per ipotizzare un futuro aprossimativo mentre il secondo è il futuro. Detta forse un po’ grossolanamente Howard Carter, icona degli archeologi romanzato da Indiana Jones non è certamente meno importante di Neil Armstrong.

Un territorio che ha visto il passaggio di popoli antichi come Etruschi, Romani e Longobardi, ma anche vissuto i fasti  rinascimentali dei Gonzaga a Mantova e dei Cavalcabò a Cremona, possiede certamente ciò che un archeologo sogna, ovvero, reperti, arte e storia o forse sarebbe piu’ corretto aggiungere storie per la molteplicità dei segreti sotterrati dai secolari passaggi di differenti culture.

Eppure proprio questa fetta di pianura Padana ha visto il lavoro di due archeologi appassionati, forse sospinti da una passione primordiale di fanciullesca matrice, ma che hanno svolto un lavoro certosino con la serietà di chi non vede altro nel proprio destino, i fratelli Anghinelli. I  fratelli viadanesi Sergio e Antonio Anghinelli, quest’ultimo scomparso nel 2019, sono tra i maggiori esperti archeologi del nord Italia. Sessant’anni di appassionate ricerche, scavi, studi, catalogazioni, hanno permesso loro di scoprire molto dei nostri antenati e per questa loro attività la Soprintendenza Archeologica della Lombardia li ha nominati Ispettori Onorari.

Nel corso degli anni hanno realizzato una sterminata serie di disegni, oltre dodicimila, dei reperti archeologici che hanno riportato alla luce durante gli scavi. Una parte di questi disegni, in particolar modo quelli relativi ai reperti rinvenuti sul territorio mantovano ritrovati nelle località di Buscoldo, Castellucchio, Gazoldo d/I, Goito, Medole, Rivarolo MN, Rodigo, San Martino d/A e Spineda, saranno esposti nella mostra “ArcheoArte” organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune di Sabbioneta.

I pannelli espositivi, oltre una cinquantina, sono stati preparati nel 2011 dal gruppo di archeologia del Centro Studi Judicaria di Tione (TN) con disegni realizzati negli anni 80 e 90 del secolo scorso che si fanno apprezzare per l’abilità nella resa dei particolari, la pulizia e la precisione del tratto. La tridimensionalità e il gioco dei chiari e degli scuri sono resi con migliaia di piccoli punti, fino a oltre 12000 in un singolo disegno, che non si sovrappongono mai. I disegni dei fratelli Anghinelli sono carichi di una valenza estetica che affascina ancora prima di informare con certosina precisione.

Ecco perché per il nome della mostra sono stati accostati i termini “Arte” e “Archeo”. La mostra sarà inaugurata sabato 9 ottobre alle ore 16 nei locali del piano terra di Palazzo Giardino alla presenza di Sergio Anghinelli, del sindaco di Sabbioneta Marco Pasquali e del presidente del Centro Studi Judicaria Danilo Mussi. La mostra ArcheoArte, curata da Alberto Sarzi Madidini, resterà aperta fino al 1° novembre. L’ingresso è libero e gratuito, obbligatoria la “Certificazione Verde”. Non è necessaria la prenotazione, per eventuali informazioni contattare l’Infopoint (0375 221044 – info@turismosabbioneta.org)”.

Alessandro Soragna

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