Boretto, a Prospettiva16 Lo sguardo
oltre la superficie di Marino Iotti
L’incessante ricerca è il dato che caratterizza tutta l’opera di Marino Iotti; una ricerca continua, mai forzata e sempre in divenire, uno studio appassionato dei sottili equilibri che il colore ed il segno possono ancora trasmettere
La Galleria SpazioArte Prospettiva16 di Boretto (RE) inaugura sabato la mostra Lo sguardo oltre la superficie – opere di Marino Iotti che resterà aperta sino al 17 ottobre. L’inaugurazione è prevista per le 17.
Marino Iotti (https://www.marinoiotti.it/) nasce a Reggio Emilia nel 1954, e ancora giovanissimo dà inizio a un percorso pittorico che arriverà ad interessare autori come Achille Bonito Oliva, Claudio Cerritelli, Francesca Baboni, Giuseppe Berti, Marinella Paderni, Massimo Mussini e Sandro Parmiggiani. Apprende le basi tecniche frequentando i corsi che il Prof. Giulio Soriani teneva alla Piccola Accademia di Regina Pacis, e successivamente con lo scultore Ugo Sterpini.
I suoi artisti di riferimento sono Casorati, Funi, Sironi che lo portano a realizzare ritratti dalla forte impronta psicologica ma anche artisti come Graham Sutherland e Giacometti, ed è in questa fase che avviene il graduale passaggio ad un linguaggio dapprima simbolico (con temi quali l’ecologia e l’orrore per la guerra) per passare poi ad una pittura astratto/informale.
L’incessante ricerca è il dato che caratterizza tutta l’opera di Marino Iotti; una ricerca continua, mai forzata e sempre in divenire, uno studio appassionato dei sottili equilibri che il colore ed il segno possono ancora trasmettere.
Nell’ultimo decennio inizia la collaborazione con la Saletta Galaverni di Reggio Emilia, dove presenta due personali nel 2004 e nel 2009, e con la Galleria Nickel di Seebruck in Germania, dove espone nel 2002 e nel 2004 più altre mostre collettive.
Altre mostre significative: nel 2002 “Infinite Voci” nella Rocca di Scandiano; nel 2005 “Quel nulla di inesauribile segreto” Chiesa della Madonna a Cast Sotto; nel 2007 “Racconti interiori” Spazio Tadini di Milano; nel 2008 “Nel segno della Natura” Sede del Parco nazionale dello Stelvio – Prato allo Stelvio (Bz); nel 2011 ” Risonanze del Visibile” Chiostri di San Domenico Reggio Emilia, “La complessità del frammento” Galleria Meridiana, Pietrasanta – “Scartches” Galleria Marelia, Bergamo; nel 2012, “90 artisti per una bandiera” Chiostri di San Domenico Reggio Emilia, Palazzo Ducale di Modena, Complesso del Vittoriano, Roma 2013; nel 2014 Triennale di Roma, Galleria 13, Reggio Emilia.
Nel corso degli anni, Marino Iotti ha tenuto numerosi laboratori con bambini di scuole materne comunali della provincia di Reggio Emilia, e con persone affette da disagio mentale. Esperienze stimolanti sia dal punto di vista sociale che da quello creativo.
Scrive di lui Marco Cagnolati: “La composizione di un quadro di Iotti è la disposizione che lui dà alla materia sensibile e intelligibile per un fine estetico. Nel suo linguaggio, ricco di gamme cromatiche, è presente il ritmo, soprattutto nella ricomposizione fisica della materia frantumata che si abbina alla realtà plastica della dimensione informale. Nelle geometrie espressive ricche di eleganti tonalità e spiragli di luce, vi sono esempi di costruzione dello spazio. Tra stratificazioni, stesure di colore, ritmi musicali, accordi cromatici e profonda distensione della pittura, emergono anche figure antropomorfe di primitiva evocazione che lasciano intravedere segni più rudi come le incisioni eseguite gestualmente quando ancora il colore steso è fresco e i graffi che scalfiscono la superficie asciutta”.
La mostra sarà visitabile dal 2 al 17 Ottobre. Orari: sabato 16,00-19,00 – domenica 10,00-12,00 e 16,00- 19,00. Ingresso libero (per eventuali visite fuori orario, pregasi telefonare ai numeri di cui sotto). Durante l’intero svolgimento dell’evento, le misure di contenimento COVID-19 secondo il Dpcm in vigore saranno strettamente garantite, si richiede cortesemente l’osservanza delle stesse.
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