Cronaca

Presidio per il Chiese, un primo
passo, il 7 convocazione a Roma

Un progetto alternativo - e autorevole - c'è. E avranno modo di illustrarlo. L'incontro è fissato per il 7 ottobre, in tarda mattinata, a Roma. Ci andrà una delegazione accompagnata da un buon numero di attivisti

Un risultato di quelli che si auguravano l’hanno raggiunto. Non sarà il Presidente della Repubblica, ma potranno spiegare le loro ragioni – che poi sono le ragioni della salvezza del Chiese – davanti alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Potranno spiegare che il fiume – sul corso del quale sorgono comunità e ci vivono – merita altro che divenire il collettore dei reflui del Garda.

Un progetto alternativo – e autorevole – c’è. E avranno modo di illustrarlo. L’incontro è fissato per il 7 ottobre, in tarda mattinata, a Roma. Ci andrà una delegazione accompagnata da un buon numero di attivisti. Quelli che dal 9 agosto stanno presidiando a Brescia la Prefettura in maniera garbata, decisa e gentile, per dire no ad un progetto che vedrebbe quei territori sacrificati in nome del benessere (e delle ragioni economiche) del lago di Garda.

Intanto però anche le iniziative legate al presidio stesso vanno avanti. Sabato alle 15.30 infatti sono stati invitati, sia direttamente che con lettera aperta, i 12 parlamentari eletti nei Collegi bresciani, per una Tavola Rotonda. Si spera in una buona partecipazione dei rappresentanti dei cittadini eletti dai cittadini e anche da quella gente che sta presidiando.

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