Economia

Coldiretti Mantova, la Brexit pesa
sull’export alimentare provinciale

“Speriamo che l’emergenza si risolva e si ritorni a stabilire rapporti proficui per un comparto solido come l’agroalimentare mantovano – commenta Paolo Carra, presidente di Coldiretti Mantova – che vede nel Regno Unito un importante partner commerciale”

La Brexit pesa anche sull’agroalimentare mantovano, che potrebbe registrare un calo nelle vendite Oltremanica nel corso del 2021, il primo anno di fatto dall’addio del Regno Unito all’Unione europea, aggravato dall’emergenza Covid e dalla carenza di autotrasportatori, aspetti che si sommano alle difficoltà burocratiche e amministrative.

L’analisi di Coldiretti Mantova sui dati della Camera di Commercio di Mantova evidenzia nel primo trimestre 2021 un minore valore per l’export mantovano di prodotti agroalimentari verso le terre di Sua Maestà la Regina Elisabetta. I numeri parlano di esportazioni pari a 5.388.652 euro, che proietterebbero il 2021 – se il trend rimanesse tale – su cifre di poco superiori a 21,5 milioni di euro, contro un dato 2020 che, secondo le elaborazioni camerali è stato di 33.138.789 euro, in linea con i valori dell’anno precedente.

“Speriamo che l’emergenza si risolva e si ritorni a stabilire rapporti proficui per un comparto solido come l’agroalimentare mantovano – commenta Paolo Carra, presidente di Coldiretti Mantova – che vede nel Regno Unito un importante partner commerciale”.

Prima voce delle esportazioni agroalimentari Made in Mantova verso il Regno Unito è il segmento lattiero caseario: 10,27 milioni di euro raggiunti nel 2020 (erano 11,89 milioni nel 2019), che potrebbero tenere nel corso di quest’anno, visto che il primo trimestre 2021 ha toccato una quota export di 2,64 milioni di euro.

Al secondo posto il comparto carneo e della salumeria, che nel 2021 è entrato in sofferenza, segnala Coldiretti Mantova su dati di via Calvi: 5,86 milioni di euro il dato dell’export 2020, e 967.816 euro nel primo trimestre 2021.

A livello nazionale, rivela Coldiretti, la Gran Bretagna si classifica al quarto posto tra i partner commerciali del Belpaese per cibo e bevande dopo Germania, Francia e Stati Uniti.

Nel primo semestre del 2021 le esportazioni agroalimentari Made in italy in Gran Bretagna sono calate, in netta controtendenza all’aumento del 12% che si è registrato in valore sul mercato mondiale secondo l’analisi della Coldiretti su dati Istat. A pesare è stato – precisa la Coldiretti – il calo delle spedizioni dall’Italia di pasta (-27%) salsa di pomodoro (-14%), di formaggi (-6%) e vini e spumanti (-2%), in netta controtendenza a quanto avviene nel resto del mondo.

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