Si è spento a 41 anni Leonardo
Mussini, tanti messaggi di cordoglio
Aveva promesso che avrebbe continuato a lottare, e così ha fatto sino all'ultimo contro quel male che lo ha consumato a poco a poco, sino all'epilogo odierno. Si è spento a 41 anni, all'ospedale di Bologna dove era stato ricoverato per l'aggravarsi della sua malattia, Leonardo Mussini, gettando nella costernazione più profonda i tanti che lo avevano conosciuto ed apprezzato
“Amici quest’anno, invece di perdere tempo a scrivere l’inutile Auguri, visto che sono mesi che purtroppo non sto bene fisicamente se ci credete fate una preghiera per me e per tutte le persone che nel mondo soffrono per motivi di salute, per i loro famigliari, per quegli angeli dei medici, degli infermieri e degli operatori socio sanitari. Tutti invece potete donare quello che volete – tempo o risorse – alle tante associazioni che sostengono e lottano al fianco dei malati e delle loro famiglie che ne hanno davvero bisogno quando vengono travolte da subdole malattie. Vi abbraccio tutti forte, non sono contagioso perchè ho fatto già due dosi e sono bello carico di anticorpi. Vi voglio bene! Cerchiamo di dispensare sempre amore e altruismo, rispettare gli altri, la natura ed il nostro corpo e goderci ogni giorno della vita, che è davvero meravigliosa. Io vi prometto che continuo a lottare per tornare a stare bene, quanto prima“.
Aveva promesso che avrebbe continuato a lottare, e così ha fatto sino all’ultimo contro quel male che lo ha consumato a poco a poco, sino all’epilogo odierno. Si è spento a 41 anni, all’ospedale di Bologna dove era stato ricoverato per l’aggravarsi della sua malattia, Leonardo Mussini, gettando nella costernazione più profonda i tanti che lo avevano conosciuto ed apprezzato.
Uomo dalle profonde doti comunicative, aveva sin da ragazzino manifestato grande passione per la musica e quella passione lo aveva portato a fare il Dj, regolarmente iscritto all’albo dello spettacolo e all’ENPALS, ente previdenziale degli artisti dello spettacolo. Prima nelle feste e dove lo chiamavano, poi a 20 anni, con Club Vacanze. Era quella la sua passione sempre portata avanti anche con collaborazioni e realizzazioni di programmi in varie radio. Dal 2010 era vice presidente dell’associazione Vinylistic che ha come scopo la tutela e diffusione della cultura musicale attraverso organizzazione di eventi pubblici e privati, incontri, dibattiti, performances dal vivo. Curava per l’associazione l’erogazione dei servizi e della consulenza legata agli ambiti fiscale, legale e previdenziale a tutti i soggetti che lavorano nel mondo dell’intrattenimento musicale nonché l’ideazione e la realizzazione di eventi pubblici e privati.
Nel 2007 si avvicina al rugby curando l’intrattenimento come speaker alle gare interne del Gran Parma Rugby nel massimo campionato italiano e successivamente seguendone la linea comunicativa sui neonati social networks in cui da subito crede fortemente. Praticante e grande appassionato dello sport e delle sue dinamiche socio-culturali, nel 2010 passa alla franchigia degli Aironi Rugby come responsabile del progetto comunicativo sul web con particolare attenzione ai new media raggiungendo ottimi risultati di visibilità. Seguiva l’ufficio stampa e la comunicazione sul web delle Zebre Rugby sin dalla fondazione del club nell’estate 2012. Nella stagione 2013/14 aveva ricoperto anche la stessa mansione per il club Rugby Colorno curando per la Federazione Italiana Rugby la comunicazione per le finali italiane Under 16, Under 18 e del campionato italiano di Serie A.
Dal 2014 é parte dello staff media della nazionale italiana all’RBS Sei Nazioni ed ai Credit Agricole Cariparma Test Match. Nell’estate 2015 é stato Match Press Officer per World Rugby nelle gare di Parma e nella finale di Cremona durante il mondiale U20 tenutosi in Italia a Giugno 2015.
Era stato Social Media Manager presso la società sportiva professionistica AIRONI RUGBY di Viadana (MN) per la quale aveva curato e realizzato la linea di comunicazione sui tutti i portali web sociali con frequenza giornaliera con l’utilizzo di tutti i mezzi informatici audio e video. Curava direttamente le campagne comunicative a stretto contatto con l’ufficio marketing e l’ufficio stampa rivolte sia ai consumer che agli sponsor.
A febbraio dell’anno scorso aveva cominciato a non stare bene. Il Covid che aveva superato, una polmonite ma poi sembrava essersi ripreso piano piano. A dicembre poi era tornato a stare male. Era in lista per il trapianto, e i suoi polmoni si sono spenti prima che arrivasse un donatore compatibile. Era stato ricoverato a Parma e poi trasferito a Bologna, dove è spirato.
Chiunque abbiamesso piede nel mondo del rugby ha incrociato il proprio sentiero con “Leo” perché ha vissuto il rugby di base così come l’alto livello con lo stesso atteggiamento entusiasta che metteva in ciò che faceva. L’attività legata alla nazionale ha formato un gruppo di amici-colleghi che oggi lo piangono che vanno da Treviso a Roma, da Viadana a Calvisano così come le piazze del Veneto. Indimenticabile l’esperienza del Mondiale Under 20 di cui ha gestito la comunicazione di tutto ciò che accadeva nello stadio parmense. Un ragazzo, un comunicatore, un appassionato, ma soprattutto una persona in grado di avere una lunga scia di amicizie consolidate da un carattere solare e disponibile.
N.C. & A.S.