Un'occasione da non sprecare
per il rilancio del territorio
All'interno del "Patto per lo Sviluppo" di Regione Lombardia sono presenti trenta realtà: a partire dalla settimana prossima, sei saranno guidate da un cremonese.
Il poker, previsto e annunciato da CremonaOggi già lo scorso maggio, sta diventando realtà. Sabato 25 settembre il cremonese Giovanni Bozzini è stato eletto presidente della Confederazione nazionale dell’artigianato (Cna) della Lombardia, dopo aver ricoperto la stessa carica a livello provinciale. Mentre il prossimo 30 settembre toccherà a Francesco Buzzella, già numero uno dell’Associazione industriali di Cremona, essere nominato presidente di Confindustria Lombardia. L’incarico di presidente regionale è già ricoperto, nelle rispettive organizzazioni, anche dai leader delle associazioni agricole del territorio: Paolo Voltini per la Coldiretti e Riccardo Crotti per Confagricoltura.
A questo poker storico vanno aggiunti altri due nomi: Berlino Tazza, presidente di Asvicom Cremona che guida anche Sistema Impresa Lombardia a livello regionale ed è quindi membro effettivo del “Patto per lo Sviluppo” lombardo, e Gian Domenico Auricchio, commissario della Camera di commercio di Cremona e presidente di Unioncamere Lombardia.
Il “Patto per lo Sviluppo” di Regione Lombardia è stato sottoscritto proprio vent’anni fa, il 19 settembre 2001: con questo accordo, l’amministrazione regionale, le organizzazioni economiche, sindacali, professionali e sociali hanno assunto il reciproco impegno a cooperare ed agire in sinergia per azioni condivise. Gli enti che compongono il “Patto” e che si riuniscono periodicamente, insieme al presidente regionale Attilio Fontana e ai membri della giunta, sono circa trenta: a partire dalla settimana prossima, sei organizzazioni, ossia un quinto del totale, saranno guidate da un imprenditore cremonese. Si tratta davvero di un’occasione storica: se la stessa proporzione fosse presente anche nella giunta presieduta da Fontana, Cremona sarebbe rappresentata da ben tre assessori. E invece, come sappiamo bene, non ci sono cremonesi nel gruppo di assessori e sottosegretari.
Ecco perché diventa fondamentale ed auspicabile, per tentare di restituire a Cremona il peso che merita all’interno del sistema lombardo, un’azione sinergica dei presidenti regionali proprio a partire dalle riunioni del “Patto per lo Sviluppo”. Certo, chi è eletto al vertice di un’organizzazione regionale assume l’incarico di rappresentare tutti i territori.
Ma la presenza di numerosi cremonesi a Milano potrà almeno permettere di accendere un faro su alcune criticità del nostro territorio, a partire dal tema delle infrastrutture, evidenziando problemi che potrebbero diventare centrali nella futura campagna elettorale per il rinnovo di presidenza e consiglio regionale. Si voterà nella primavera del 2023, ma i giochi si faranno in gran parte nel prossimo anno.
Guido Lombardi