Salute

Vaccini, via la terza dose a malati
Il piano per i prossimi mesi

“Il nostro successo ci fa riflettere su situazioni che vediamo nel resto del mondo, e stiamo ragionando per cercare di mettere a disposizione le nostre capacità e risorse per i popoli che oggi sono in difficoltà a causa della pandemia”.

partita oggi, in Lombardia, la somministrazione della terza dose del vaccino, che riguarda gli immunodepressi, ossia persone con problemi di salute importanti. I primi 2500 sono stati pazienti trapiantati. Come hanno spiegato il vice presidente della Regione, Letizia Moratti, e il consulente Guido Bertolaso, la Lombardia guarda avanti e ha già preparato il piano d’azione.

“In questo caso non si tratta di richiami, ma di ciclo vaccinale con una dose addizionale, che viene somministrata alle persone più vulnerabili, gli immunocompromessi” spiega Bertolaso. “Il richiamo sarà invece somministrato alle altre categorie a rischio, come over 80, anziani nelle rsa e il personale sanitario. Esso sarà previsto non prima di 6 mesi dalla 2 dose”.

Ma tra i prossimi step c’è anche l’allungamento della fase iniziale della vaccinazione, quella di prima e seconda dose: questo perché “con i nuovi obblighi previsti dal Decreto del Governo, molti che prima non l’avevano fatto, ora devono vaccinarsi” continua Bertolaso. Nei prossimi mesi, cambieranno anche i luoghi di somministrazione: “Si ridurranno i grandi centri, mentre ci si potrà vaccinare in ospedale, nelle rsa e nelle farmacie”. Ma per essere pronti a tutto, qualora si dovesse tornare ad allargare la campagna vaccinale, “si potrà intervenire nelle aziende, nelle farmacie, e negli ambuòatori di medici di medicina generale, con cui vogliamo definire un protocollo regionale” spiega ancora il consulente.

 

Sostanzialmente, la capacità media di inoculazione andrà da un minimo di 20mila a un massimo di 60mila dosi al giorno, in base alla necessità. “Qualsiasi cosa accada non saremo impreparati.

D’altro canto in Lombardia i numeri sono molto buoni, come hanno evidenziato il governatore, Attilio Fontana e il vice, Letizia Moratti. “Fauci ha detto che l’Italia è un esempio nel mondo per la gestione della pandemia, e i numeri gli danno ragione. In Lombardia le dosi distribuite sono 14 579000, pari a 7.322.192 cittadini vaccinati, più altri 501800 in attesa seconda dose. Complessivamente, dunque, sono coperti 7.832.992 cittadini. Questo significa che l’86% ha almeno una dose e l’81,2% sono completamente vaccinati”. Risultati importanti per la Lombardia, che da tre mesi è in zona bianca.

Nei giorni scorsi, grazie all’effetto decreto, sono tornate a crescere le prenotazioni delle prime dosi. Ma la Regione ha messo in campo ancora diverse azioni per raggiungere il massimo di copertura: “accesso libero al personale docente e non, per chi non si è riuscito a vaccinarsi, per i ragazzi tra i 12 e i 19 anni e per il personale sanitario. Per i lavoratori del pubblico e del privato l’accesso è invece con prenotazioni”.

Ma si guarda anche al resto del mondo, come hanno sottolineato sia Fontana che Bertolaso: “Il nostro successo ci fa riflettere su situazioni che vediamo nel resto del mondo, e stiamo ragionando per cercare di mettere a disposizione le nostre capacità e risorse per i popoli che oggi sono in difficoltà a causa della pandemia”.

Laura Bosio

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