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L'Eroica sconfina nel Casalasco:
ciclismo vintage sulle nostre strade

“Abbiamo chiamato questa gara Giro dei 22 campanili - spiega Giovanni Rivetti, organizzatore principe dell’evento, che si è tenuto domenica mattina -. Abbiamo infatti contato le varie chiese che abbiamo toccato nel percorso, scoprendo che erano 22, lungo un totale di circa 60 km". GUARDA LA FOTOGALLERY E IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

L’Eroica approda anche nel Casalasco: con un altro nome, ovviamente, ma con la stessa identica formula, che prevede per gli “eroici” – appunto – che decidono di prendervi parte, di compiere il percorso ideato dagli organizzatori in sella a biciclette d’epoca. Con tutta la difficoltà che questo particolare comporta, dato che negli anni ’50 e ’60 i mezzi a due ruote erano molto più pesanti e con molti meno comfort rispetto a quelli utilizzati dai ciclisti di oggi.

“Abbiamo chiamato questa gara Giro dei 22 campanili – spiega Giovanni Rivetti, organizzatore principe dell’evento, che si è tenuto domenica mattina -. Abbiamo infatti contato le varie chiese che abbiamo toccato lungo il percorso, scoprendo che erano 22, per un totale di circa 60 km: siamo partiti da piazza Garibaldi a Casalmaggiore e poi, lungo l’argine, abbiamo raggiunto Motta Baluffi, per spingerci successivamente verso il territorio cremonese, a San Salvatore e Cappella Picenardi. Al ritorno abbiamo costeggiato Torre dè Picenardi e alla fine siamo rientrati su Voltido, e proprio nella frazione di Recorfano, dal ristorante “Da Gianna” ci siamo fermati per riprendere le forze, ossia per il pranzo”.

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L’Eroica è una delle gare di ciclismo storiche (ma molti l’affrontano come un scampagnata, senza guardare al cronometro), che a Gaiole in Chianti da sempre richiama parecchi partecipanti anche dagli Stati Uniti e da tutto il mondo. Quando Rivetti, tre anni fa, vi ha partecipato, ha subito pensato di importare una manifestazione simile anche sulle strade del Casalasco.

“L’anno scorso a Casalmaggiore eravamo in 8, quest’anno in 14, più altri 13 che hanno gareggiato su biciclette più moderne, dunque fuori concorso. E’ stato bello avere l’appoggio anche di alcuni big dello sport di casa nostra, come Simone Raineri, campione olimpico, Giovanni Pagliarini, ex calciatore dilettante di alto livello, e Igor Cimardi, che ha avuto una buona carriera da ciclista. Voglio però sottolineare anche la partecipazione del presidente storico dell’Avis Pedale Casalasco, classe 1942, ossia Cesare Scappini”.

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Tutti i partecipanti erano ben riconoscibili, perché indossavano le divise vintage dei grandi ciclisti di una volta, facendo così rivivere idealmente i duelli tra Coppi e Bartali e non solo: le biciclette, infatti, erano delle stesse marche mitiche (Bianchi e dintorni) utilizzate dai campioni di quei tempi. “L’obiettivo è alzare ogni anno il numero di partecipanti – spiega Rivetti – perché vogliamo che le vecchie biciclette che ora riposano in qualche garage o magari in qualche stalla tornino a vivere. Noi mettiamo a disposizione anche i meccanici”.

E a proposito dell’Eroica, quella vera, Rivetti con altri appassionati del Casalasco saranno a Gaiole in Chianti il prossimo 2 ottobre.

Giovanni Gardani

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