Ambiente

Rotary, Groppali e l'idea del recupero
alzaia da Cremona a Casalmaggiore

"È stata una bellissima avventura, nata da un’idea bellissima: collegare la VenTo a percorsi locali. Grazie al coinvolgimento dei sindaci è stato possibile. A causa della terribile grandinata, nella siepe di ingresso temo che potranno sopravvivere solo il 20-30% delle piante, mentre attorno al bosco la situazione è molto migliore"

Perché non recuperare la Via Alzaia, che costeggia il Po, da Cremona fino a Casalmaggiore? Il naturalista cremonese Riccardo Groppali ha lanciato l’idea mercoledì sera nel corso della conviviale del Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po che si è tenuta al ristorante La Clochette, alla presenza di presidenti e referenti degli 8 club del Gruppo Po protagonisti lo scorso anno del service Bosco Rotary. Di Bosco Rotary si è parlato, e dell’importanza che il Rotary International dà all’ambiente, ma appunto è stata anche l’occasione per rilanciare la proposta di fare della Via Alzaia (la riva larga 5 metri che costeggia il corso dei fiumi, percorribile per legge da tutti i cittadini ma a tratti inesistente) una sorta di alternativa naturalistica della VenTo, che nella nostra provincia coincide in gran parte col percorso dell’argine maestro.

“Ho sentito il parere di alcuni esperti – ha detto il docente universitario cremonese, relatore della serata – e ho scoperto che la navigazione fluviale è passata dallo Stato in carico alle Regioni senza che fosse accompagnata dalla delega sulle vie alzaie, che esistono grazie ad una vecchia legge mai cancellata. Faremo un’esplorazione a tutto campo perché potrebbe essere una VenTo più vicina al fiume, di grande interesse. Non sarà un percorso facile, ma quest’anno potremmo provarci”.

Il service Bosco Rotary dunque continua, dopo la piantumazione di oltre 500 piantine tra il Bosco della Colombaia e il tunnel degli olmi. Piantumazione che dovrà subire un’integrazione forse già nel prossimo autunno: purtroppo infatti una forte grandinata ha colpito proprio l’area di Martignana, come ha riportato Groppali: “È stata una bellissima avventura, nata da un’idea bellissima: collegare la VenTo a percorsi locali. Grazie al coinvolgimento dei sindaci è stato possibile. A causa della terribile grandinata, nella siepe di ingresso temo che potranno sopravvivere solo il 20-30% delle piante, mentre attorno al bosco la situazione è molto migliore”.

Alcune piantine secche presso il tunnel degli olmi saranno invece ripiantumate dal Consorzio Forestale Padano.

Il presidente del club Luigi Borghesi ha introdotto la serata sottolineando che l’ambiente sarà il tema dell’anno, Groppali (che presiede la commissione ambiente del Distretto rotariano) ha aggiunto che l’ambiente è la settima focus area del Rotary, entrando a far parte delle finalità principali. “Da cittadini – ha detto il relatore – come possiamo affrontare temi globali come i cambiamenti climatici? Bene i convegni, le iniziative scolastiche e le visite guidate nella natura, ma spesso si tratta di iniziative che si rivolgono più all’immagine, e non abbiamo più tempo. Il Rotary ha il vantaggio di lavorare in modo completamente gratuito, deve essere catalizzatore di iniziative, e le possibilità di azione sono tante: attrezzare giardini per non vedenti, fare giardini animati come quello del Cielo in una Stanza del Day Hospital oncologico che attirino piccoli animali, realizzare siepi in campagna o in giardini pubblici. Insomma, possiamo piantare alberi: tutti ne parlano, ma chi lo fa davvero? Possiamo lasciare segni permanenti sul territorio”.

Tra gli ospiti intervenuti anche Paolo Franchi, responsabile dell’area ambiente del Distretto, che ha invitato i soci ad agire in un progetto unico più che disperdersi ognuno in piccoli progetti.

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