Il verismo di Rubens Rossini
alla Pro Loco. Finestre di luce
Finestre sono le sue, da cui puoi guardare il mondo, e un poco uscirne migliore, più leggero. I colori sono accesi ed anche quando sulla tela posa colori scuri li riequilibria con altri dai toni caldi, intensi
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Finestre da cui puoi guardare il mondo. Riconciliarti con i piccoli particolari, l’uso sapiente e intenso dei colori, le raffigurazioni che hanno un taglio sovente fotografico. La sua è una pittura verista e il verismo è un realismo attento che conserva un’anima. Rubens Rossini, Viadanese di nascita residente a Vicomoscano, 65 anni amante della pittura lo è da sempre. Il suo primo quadro, al di là dei disegni di scuola, è di quando aveva appena 12 anni. Da lì capisce – mano particolarmente dotata, occhio attento e capacità di utilizzare più tecniche senza particolari problemi – che la pittura è la sua strada e sarà la sua storia.
Maestro d’arte al Toschi di Parma sceglie la grafica perché, come lui stesso spiega, era il campo che più gli permetteva di pensare ad un lavoro sicuro. E così diventa Graphic Designer. Dipinge stoffe per una parte della sua vita, per alcune delle imprese locali: la creatività non gli manca ma poi, chiuso il lavoro e tornato a casa, ritornano le tele, ritorna la passione per paesaggi, nature morte e ritrattistica. Una passione vera.
“Dipingo per me stesso – ci spiega – e non per vendere quadri. Poi ne ho venduti, soprattutto perché i colori che utilizzo costano parecchio, ma non è mai stato il mio principale interesse”. Dipinge per se stesso. Non più di 6/7 quadri l’anno perché Rubens è una di quelle persone che non lascia nulla al caso. C’è una natura morta (è la prima che si vede in mostra entrando alla Pro Loco) che sembra una fotografia. E’ un’olio su tela, l’ha chiamata autunno e dell’autunno ha tutti i particolari. Non puoi non restarne attratto, seguire le foglie, la trama del cesto e le linee degli oggetti.
Finestre sono le sue, da cui puoi guardare il mondo, e un poco uscirne migliore, più leggero. I colori sono accesi ed anche quando sulla tela posa colori scuri li riequilibria con altri dai toni caldi, intensi. Non c’è melanconia. Neppure e paradossalmente, nell’immagine che ritrae Francesca Cerati. Lo sfondo è nero ed anche il vestito di Francesca ha toni scuri, ma Rubens la colora con i veli che le stanno alle spalle e con l’infinita resa della pelle. La luce vince sull’oscurità, anche questa volta. Sembra sia lì, sembra stia danzando ancora e ancora, sembra che esca sempre da quel nero, dal silenzio, dalla morte. “Conosco Laura e Vincenzo – ci racconta – e con Vincenzo ho pure lavorato. Quando è morta Francesca ho sentito di dover fare quasto quadro, e l’ho fatto”. Non è una finestra chiusa, neppure quella dove Francesca ci tende la mano.
Finestre. Il taglio dei paesaggi è fotografico perché la fotografia è una delle passioni di Rubens. Parte in genere proprio da una foto per dipingere, senza tralasciare nulla. I paesaggi sono fotografie. Di pietre, di cieli, di tetti. Di scorci di fiume. Le nature morte sono invece – come lui stesso ci racconta – la parte più leggera dell’arte pittorica. E’ la prima volta che espone a Casalmaggiore. Mentre ha esposto e partecipato a concorsi importanti. E’ stato selezionato da Vittorio Sgarbi e nella raccolta degli artisti contemporanei e sei delle sue opere faranno parte della pubblicazione e – sempre quest’anno – è stato selezionato al Concorso Internazionale Dante Alighieri e verrà pubblicato su Art Now in vendita nella Mondadori Store. Sarà in mostra nella sala espositiva della Pro Loco in piazza Garibaldi a Casalmaggiore sino a fine mese. I premi e i riconoscimenti sono importanti. Tutte cose che fanno piacere ma non cambiano di un millimetro il senso delle opere di Rubens Rossini. Dipinge per se stesso oltre a fare il nonno. E lo fa con gioia. Senza perdere la voglia di dipingere e di sperimentare. E la Pro Loco è una casa dalle tante finestre aperte per guardare fuori, e poi un poco dentro. Per nutrirsi di quiete, di colori. Per nutrirsi di luce, e di bellezza.
Nazzareno Condina