Cronaca

Cimiteri, Piccinelli: "A Vicomoscano
servono più attenzione e decoro"

L'analisi di Piccinelli apre ad alcune "concessioni", nel senso che non tutto è da buttare. Ma proprio per questo bisogna intervenire là dove qualcosa non va.

“Bene che si provveda a eliminare le barriere architettoniche nei Cimiteri di Roncadello e Fossacaprara, ma non dimentichiamoci ad esempio del cimitero di Vicomoscano che per certi versi mi pare essere quello che presenta le situazioni più critiche rispetto al decoro della struttura”. A parlare è Annamaria Piccinelli, consigliere comunale di minoranza per il gruppo Vivace e Sostenibile, che ha voluto corredare il proprio pensiero, e la propria denuncia, con un buon numero di fotografie.

“Continuo il mio lavoro di conoscenza della situazione urbana e viabilistica delle frazioni – precisa il consigliere -. In marzo avevo depositato nove pagine di relazione e 146 foto sulle situazioni di degrado, di prolungata dismissione di case o costruzioni abbandonate. Questa estate invece ho visitato tutti i cimiteri delle frazioni. Sono costruzioni risalenti nel complesso a più di un secolo fa, nelle quali, in anni più recenti si sono resi necessari ampliamenti. Nonostante le maggiori possibilità tecniche, spesso le parti nuove non solo sono completamente a sé stanti e piuttosto brutte rispetto a quelle originali, ma anche molto variegate tra loro, lasciate a una specie di spontaneismo”.

L’analisi di Piccinelli apre ad alcune “concessioni”, nel senso che non tutto è da buttare. Ma proprio per questo bisogna intervenire là dove qualcosa non va. “Lo stato di conservazione è mediamente accettabile: in alcuni casi molto buono come ad esempio proprio a Fossacaprara e a Roncadello, in altri un po’ meno come nella facciata di Agoiolo. Un caso a se stante perché necessita, invece, di grande attenzione è il cimitero di Vicomoscano. Tra l’altro, proprio questa frazione, martoriata dal traffico, era risultata nel mio tour precedente, la frazione a più alto tasso di case dismesse”.

Ed è su Vicomoscano e sul suo camposanto che Piccinelli si concentra. “Nella parte nuova del cimitero ci sono lavori lasciati ormai da molti anni lasciati incompleti con armature in ferro che escono dai muri e dalla pavimentazione e un gradino vistosamente rotto perché anch’esso non completato a dovere. Le evidenti infiltrazioni hanno in più punti condannato l’intonaco e messo a vista le armature di ferro. Anche la parte meno recente dei loculi, è vistosamente ammalorata specie per le evidenti infiltrazioni che in certi punti diventano proprio gocce che cadono dal soffitto, tanto da far cadere calcinacci per terra. Un altro grave inconveniente sono le enormi pozzanghere che si formano in caso di pioggia”.

“Nella parte nuova – prosegue Piccinelli – alcune cappelle arrivano ad avere davanti un lago, tanto da non essere raggiungibili e anche l’ingresso rimane a lungo allagato, forse per un problema di pendenze. Anche il parcheggio è piuttosto triste. A differenza di altri cimiteri, è completamente disadorno, non avendo alberi o aiuole o vasi, ma soprattutto è anch’esso, in caso di maltempo, completamente allagato da grandi pozzanghere che si formano nella ghiaia. Speriamo che sia possibile qualche opera di miglioramento. Tornando al quadro generale, ho notato infine che in pochi casi c’è una parte dedicata a chi decide di farsi cremare, ad esempio Quattrocase ne è privo. Si tratta di una pratica che, al di là dei convincimenti personali, andrebbe comunque incentivata e promossa per ridurre il consumo di suolo e soprattutto perché facilitante il mantenimento del dovuto decoro”.

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